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    Diario di un difensore dell’ordine ottobre 2018

    Dati contrastanti rendono difficile valutare l’attuale situazione criminologica delle isole.

    La legge spagnola obbliga i comuni ad avere 1,8 agenti di sicurezza pubblica per ogni 1.000 abitanti.

    Nel sud di Tenerife tutti i municipi si trovano molto al di sotto di quanto previsto dallo Stato e solo considerando la popolazione residente, senza conteggiare i turisti che moltiplicano la popolazione presente.

    Nonostante il personale di sicurezza pubblica sia mediamente un 25% del previsto le statistiche assicurano che i furti hanno avuto un calo intorno al 15% rispetto al 2017 posizionandosi al di sotto della media spagnola.

    In questi ultimi mesi però si sta facendo evidente che i delitti non relazionati con furti sono in deciso aumento nel sud dell’isola, con la comparsa di episodi di violenza sessuale, attacchi con armi bianche oltre ad un aumento dei sequestri di grandi quantità di droghe.

    In un’isola che fonda la sua economia sul turismo e che si pubblicizza come un pezzo d’Europa in Africa, la sicurezza dei visitanti dovrebbe essere una priorità ed una caratteristica distintiva rispetto agli stati competitori come Turchia, Grecia, Egitto ecc…

    Se la situazione non dovesse cambiare nei prossimi mesi, vedremo un profondo calo di turisti e d’investimenti stranieri sull’isola, il che probabilmente provocando una nuova crisi e tutto per non voler investire in personale di sicurezza pubblica e privata.

    E’ vero che risulta difficile valutare i benefici economici direttamente legati a questo settore, che per molti è considerato un semplice costo nel bilancio municipale, statale e privato.


    Ma il continuare a rinunciare a questi professionisti potrebbe costare veramente molto, considerando che nell’indice di Maslow relativo ai bisogni umani la protezione si colloca al secondo posto subito dopo il domicilio ed il cibo.

    Proprio i paesi concorrenti che si sono trovati coinvolti in attentati e proteste cittadine violente hanno pagato con anni di crisi e una riduzione drastica del turismo a vantaggio delle Canarie, ora che queste economie iniziano a recuperare grazie ad uno sforzo immane per migliorare la sicurezza, qui  continuiamo a pensare solo al corto periodo tra un’elezione e l’altra.

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