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    CGIE, si riunisce il comitato di Presidenza: “italiani all’estero dimenticati”

    Dalla Legge di Bilancio 2024, nei capitoli riferiti agli italiani all’estero, all’iscrizione all’AIRE fino ad arrivare alla modifica della legge che istituisce la rappresentanza dei nostri connazionali nel mondo.

    Il Consiglio generale degli italiani all’estero è al lavoro per “rappresentare al meglio le istanze delle nostre comunità in un momento di forte trasformazione”, afferma il segretario generale Michele Schiavone, in conferenza stampa il 9 febbraio al termine del Comitato di Presidenza con Luigi Maria Vignali, Direttore Generale per gli Italiani all’Estero della Farnesina.
    “In un momento in cui tutto è messo in discussione, il compito del Cgie è impegnarsi a far rimuovere gli ostacoli” per i nostri emigrati, prosegue Schiavone.
    Una delle priorità, sottolinea Silvana Mangione, Vicesegretario Generale del CGIE per i Paesi Anglofoni extraeuropei, è quella di “porre mano alla riforma delle leggi istitutive di Comites e Cgie: partirà l’invito a tutti Comites e alle associazioni registrate a suggerirci modifiche alla riforma che era stata già presentata alla Camera”, prosegue Mangione ricordando la proposta del Cgie.
    Inoltre, è necessario “pensare all’organizzazione della plenaria della Conferenza permanente Stato-Regioni-PA-Cgie, che serve a tracciare le linee politiche a favore degli italiani all’estero per i successivi 3 anni” e intervenire sul “grave sottofinanziamento” degli organismi di rappresentanza: “Nella finanziaria ci sono dei tagli che non ci consentono nemmeno di fare la metà delle riunioni indicate dalla legge istitutiva del Cgie.
    Un organismo di questa importanza – chiosa Mangione – non è messo nelle condizioni di funzionare.
    Il nostro compito è dialogare con Camera, Senato e Governo, in questo modo si paralizza il lavoro del Cgie che non può esprimersi esclusivamente in riunioni da remoto”.
    Il Comitato di Presidenza del CGIE si dice quindi “sbalordito” dalla nuova Legge di bilancio: “Non eravamo più abituati a una così grande dimenticanza e disattenzione politica”, afferma Schiavone.
    Anche secondo Gianluca Lodetti, Vicesegretario Generale del CGIE di nomina governativa, la manovra “nel complesso non è accettabile rispetto ai capitoli che ci riguardano”.
    Nella discussione del Cgie entra a pieno titolo anche la visione europea: come si vive in Europa da italiani all’estero?
    “Le elezioni europee sono una grande opportunità di riflessione – afferma Maria Chiara Prodi, Vice Segretario Generale del Cgie per l’Europa e l’Africa del Nord -, dobbiamo approfittarne per far vedere le cose con i nostri occhi”.
    Emerge, infatti, la possibilità di avere uno “sguardo nuovo e generazionale” sull’Europa e l’Unione Europea con l’obiettivo, conclude Prodi, di “portare avanti il progetto europeo” tenendo in considerazione “diritti e mobilità”.
    (NoveColonneATG)

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