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    La Corte Suprema autorizza l’affitto di case vacanza in zone turistiche

    Recentemente abbiamo pubblicato un articolo relativo all’affitto delle case vacanza dal titolo Un Decreto qui no gusta a casi nadie, giusto poco tempo prima che il Tribunal Supremo di Spagna intervenisse dandoci ragione.

    Così la Terza Sezione del Contenzioso Amministrativo, nella sentenza del 12 dicembre 2018, ha respinto il ricorso presentato dalla Comunità Autonoma delle Canarie contro la Sentenza del Tribunale Supremo di Giustizia che aveva annullato il Decreto 113/2015 del 22 di maggio.

    A tal proposito la suddetta Sentenza della Corte Suprema interviene per ricordare che gli edifici che si trovano all’interno delle zone turistiche, così come gli alloggi ubicati in località turistiche o in nuclei urbani misti turistici-residenziali, non sono soggetti ad alcun vincolo che possa in qualche modo limitare l’esercizio dell’attività economica consistente nell’offerta di alloggi in affitto a turisti in zone turistiche.

    Alla luce di quanto sopra, è evidente che la bozza del nuovo Decreto che il Gobierno ha cercato di approvare sarebbe contraria a quanto deciso dalla Corte Suprema in relazione al decreto precedente, che regolava tale attività di affitto e sul quale lo studio Optimus Abogados aveva espresso dubbi circa il suo destino.

    La verità è che la casa vacanza è un’attività economica inarrestabile e ciò che dovrebbe essere perseguito non è il suo divieto, bensì una corretta regolamentazione in modo da evitare attività illegali non registrate e garantire agli utenti un servizio soddisfacente e rispondente alle aspettative.

    In questo modo l’immagine turistica sarebbe salvaguardata, attirerebbe nuovi clienti e consentirebbe il recupero di alcune aree; sebbene alcune zone abbiano subìto un rincaro degli affitti residenziali, è altrettanto vero che i proprietari di suddetti alloggi hanno effettuato azioni di ristrutturazione, contribuendo al miglioramento di molti quartieri, poiché hanno visto la possibilità di realizzare un profitto inserendo l’abitazione nel mercato turistico.

    Pertanto lo scrivente Studio è contrario al divieto e ovviamente favorevole al regolamento dell’attività di affitto case vacanza, al fine di garantire la buona immagine che ogni destinazione turistica dovrebbe possedere.

    Optimus Abogados


     

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