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    Anniversario del tentato suicidio di massa della setta Ordine del Tempio Solare

    Era il 1988 quando la Polizia Nazionale delle Canarie sventò una presunta affiliata alla setta dell’Ordine del Tempio Solare, una delle più deviate e distruttive della storia, proprio nel giorno in cui era stato programmato un suicidio di massa dei suoi appartenenti.

    Era la prima settimana dell’anno e la polizia arrestò la psicologa tedesca Heide Fittkau-Garthe con l’accusa di associazione per tentato suicidio collettivo; la donna affermò che i suoi amici, 30 tra uomini, donne e bambini, si trovavano con lei nell’Arcipelago per trascorrere le vacanze natalizie.

    La setta dell’Ordine del Tempio Solare, che comprendeva seguaci che commisero suicidio di massa in Canada, Francia e Svizzera, arrivò in Spagna nel 1984 grazie a Luc Jouret che tenne proprio a Tenerife una conferenza per parlare dei benefici derivanti dall’appartenenza all’ordine.

    Al tempo un parrucchiere di Tenerife, facente parte della setta, sparì improvvisamente durante uno spostamento dall’isola a Ginevra, dove doveva recarsi per portare i soldi raccolti sull’Arcipelago; egli venne ritrovato senza vita con un proiettile in corpo ma ancora non è chiaro se si trattò di suicidio o di omicidio.

    Ma in quel periodo accaddero diversi episodi di suicidi collettivi, tra i quali quello dello stesso Jouret e nel 1994 la setta si prese in totale la vita di 47 persone, tra le quali bambini di età compresa tra i 6 e i 12 anni.

    Ma cosa accadde quel giorno d’inverno del 1988 a Tenerife?

    Intanto va precisato che a capo di questa vicenda c’era la psicologa Garthe che aveva inviato diverse lettere ai suoi amici in Germania per invitarli a unirsi con lei sull’isola, per salvare le loro anime.

    Dalle lettere sono emersi toni deliranti come il fatto che l’asse della Terra fosse in procinto di esplodere, distruggendo tutto il pianeta, e il giorno fatidico di quell’appuntamento con la morte, secondo la Garthe, era l’8 gennaio del 1988 alle ore 8.


    La Polizia Nazionale, informata dall’intelligence di Monaco di Baviera, temendo il verificarsi di un analogo episodio di suicidio di massa, intervenne alla data prestabilita, trovando nella casa di Santa Cruz de Tenerife, quartiere La Salud, 14 donne, 13 uomini e 5 bambini, vestiti con tuniche e a piedi nudi, intenti a consumare quella che probabilmente era stata designata come l’ultima cena.

    Secondo i membri della setta, una navicella spaziale avrebbe recuperato i loro corpi senza vita direttamente nel Teide.

    La Garthe venne trattenuta per dodici giorni prima di essere rilasciata, su cauzione, per mancanza di prove, benché la polizia non dubitò mai delle reali intenzioni della donna e dei membri della setta, grazie ai quali la donna riuscì a ottenere di nuovo il suo passaporto.

    Successivamente la Garthe non esitò a comunicare a mezzo stampa la sua estraneità ai fatti e di essere vittima di una vendetta da parte di una persona con la quale ebbe una grave discussione mesi prima.

    Sarebbe questa ad avere avvisato l’Interpol, raccontando dell’esistenza di una setta e delle intenzioni della Garthe, suo capo carismatico.

    Le autorità avrebbero trovato una grande quantità di sostanze chimiche velenose nella casa di quella che solo apparentemente sembrava essere una brava e stimata psicologa, ma queste non furono sufficienti a costituire prova incriminante.

    Oggi la Garthe si divide tra l’agricoltura biologica e alcune attività ricreative, come se quell’inquietante episodio di Tenerife appartenesse letteralmente a un’altra vita.

     

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