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    Le feste di Tenerife: altro danno collaterale del virus

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    Arona, Granadilla, Guía de Isora, Santiago del Teide e Vilaflor sospendono le loro feste estive; altri municipi aspetteranno la decisione del Governo, ma già la si conosce a grandi linee.

    La Settimana Santa, le celebrazioni delle Cruces e dei Fuochi di Los Realejos, il Corpus Christi, ed infine la più pagana ma forse la più frequentata nelle Isole festa di San Juan: Las Hogueras.

    Falò, spiagge e desideri si mescolavano all’odore intenso del legno e dei vecchi oggetti bruciati.

    Questi erano gli ingredienti della magica notte del 23 giugno, la vigilia di San Juan, che si viveva con particolare intensità a Puerto de la Cruz, Punta del Hidalgo o Guía de Isora, Los Cristianos, Las Americas, Playa San Juan e quasi tutte le spiagge di Tenerife.

    I falò erano accesi di notte per accogliere il solstizio d’estate.

    Era la messa in scena dell’abbandono del negativo per aprire le braccia al nuovo e al migliore (ne avremo proprio bisogno, ma non si può!).

    Tutte le feste sono sospese fino a settembre/ottobre.

    La decisione riguarda tutti gli eventi festivi a partire da maggio e durante tutta l’estate.


    La crisi sanitaria del coronavirus Covid-19 sta lasciando e lascerà una drammatica scia di morti nel mondo, in Spagna e nelle Isole Canarie.

    Sapendo che non c’è una data o un limite per sconfiggere il bug, i suoi danni collaterali saranno devastanti per la nostra società, per il nostro stile di vita e per l’economia su cui contiamo.

    Conoscendo e calcolando i danni in tutti i settori economici, che hanno come epicentro il turismo, possiamo vedere enormi danni anche nei settori del tempo libero e della cultura, con la sospensione di un numero infinito di eventi programmati da qui a tutta l’estate, in base alle diverse festività/Romerie nelle città e nei quartieri delle nostre isole.

    Nel Sud, senza andare oltre, Arona e Granadilla sono state le prime a sospendere tutti i festeggiamenti programmati fino alla fine di agosto, anche fino alla fine di settembre.

    Altri aspetteranno l’evoluzione della pandemia e le linee guida del governo dello Stato per prendere la stessa decisione o una decisione diversa, che si presume sia più un desiderio che una certezza, in un periodo, dopo uno stato di quarantena di allarme, in cui l’incertezza ha segnato ogni decisione.

    Questo provvedimento è stato adottato sia per le difficoltà organizzative che per la situazione, sia per la necessità di garantire il più possibile le condizioni di salute di tutti i cittadini.

    Tra le festività interessate solo nel comune di Arona, ci sono le seguenti: Festival in onore di Nuestra Señora de Fátima in Valle San Lorenzo e La Sabinita, Divina Pastora a La Camella, Baile de magos del Día de Canarias (maggio), Corpus Christi (giugno), Noche de San Juan, Santa Isabel de Portugal a El Fraile, Nuestra Señora de la Paz a Buzanada (luglio), Fiestas del Carmen a Las Galletas e Guargacho (luglio), San Lorenzo Mártir in Valle San Lorenzo, San Casiano a Las Galletas, Santa Teresa de Jornet (agosto), Virgen del Carmen a Los Cristianos, San Francisco de Asís a Palm Mar, Santa Teresita del Niño Jesús a Parque La Reina e la festa patronale in onore di Cristo de la Salud ad Arona (settembre).

    Anche a Granadilla de Abona si è deciso di sospendere tutte le attività festive e culturali fino alla fine di agosto, lasciando le celebrazioni liturgiche nelle mani del Vescovado.

    Oltre a tutti i festeggiamenti nei diversi quartieri, il XV Itinerario del Cammino di Hermano Pedro, così come il programma culturale e ricreativo dell’estate Sansofé 2020, lasciando in silenzio la piazza festiva di El Médano per tutta l’estate.

    Lo stesso silenzio che ci sarà ad Alcalá e Playa de San Juan in estate, dove quest’anno non ci saranno fuochi d’artificio, non ci saranno imbarchi e non si ballerà.

    Guía de Isora sospende tutti gli eventi festivi e culturali che aveva programmato fino a ottobre, così come i concerti e le molteplici manifestazioni.

    A questa sospensione si aggiunge, secondo le parole del suo sindaco Emilio Navarro, Santiago del Teide, che ha già ufficializzato che i festeggiamenti per il momento sono sospesi fino alla fine di agosto.

    Le feste di San Juan e El Carmen, a Puerto Santiago; Santiago Apóstol e San Pedro, nel centro di Santiago del Teide; Santa Ana, a Tamaimo e la festa della Candelaria, ad Arguayo, saranno annullate.

    A Vilaflor, la città più alta delle Isole Canarie, si è deciso di sospendere tutti i festival in programma per il resto dell’anno, quasi tutti in estate, con il budget assegnato al Dipartimento dei Festival per i servizi sociali e la promozione economica.

    Così, Airam Puerta, il sindaco di Güímar, ha già annunciato che vede un problema con le feste di San Pedro quest’anno (giugno-luglio) e teme anche la realizzazione (7 settembre, festa di quest’anno) della popolare Bajada de El Socorro.

    In Candelaria non è stata ancora presa alcuna misura di sospensione, rimanendo in attesa delle feste del Carmen e di Santa Ana (luglio) e dell’agosto della Santa Patrona delle Canarie, dove nei due grandi giorni, il 14 e il 15 agosto si possono radunare quasi 200.000 pellegrini.

    Il suo sindaco, Mari Brito, presidente della Fecam, sa già dal governo delle Canarie che i municipi sono stati consigliati di investire il denaro destinato ai festeggiamenti in emergenza sociale, dopo una domanda fatta da Escolástico Gil, sindaco di El Rosario, al presidente del governo delle Canarie.

    Anche ad Arafo è previsto nella decisione del Governo di annunciare le sospensioni, mentre Adeje lascia tutti col fiato sospeso: “Da oggi, finché dura lo stato di allerta, tutto è sospeso, ma nessuno ci dice che il confino sarà revocato e il 1° agosto, per esempio, si potrebbe organizzare una festa”, ha commentato il Municipio.

    Bina Bianchini

     

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