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    Airbnb e Homeaway leader del segmento case vacanza alle Canarie

    La modalità delle case vacanza alle Canarie ha generato un fatturato di circa 16.000 milioni di euro solo negli ultimi due anni, grazie ai 42,1 milioni di vacanze effettuate, questo secondo un rapporto realizzato dall’Università di Salamanca per Homeaway, uno dei portali più utilizzati per gli affitti insieme a quello di Airbnb.

    Lo studio sostiene che se tale importo viene aggiunto al resto delle spese sostenute durante il soggiorno nell’Arcipelago, il contributo del settore delle case vacanza all’economia generale è stato pari a 54.000 milioni di euro in due anni.

    I dati forniti dall’Istituto Multidisciplinare di Impresa per uno dei leader indiscussi del settore, Homeaway, indicano che l’utilizzatore tipo di questo tipo di vacanza è disposto a spendere, in media, 517 euro se spagnolo e 966 euro se straniero.

    In entrambi i casi, precisano gli autori della relazione, meno della metà di questi importi corrisponde al pagamento dell’affitto della casa vacanza, visto che il 54% (per gli stranieri) e il 58% (per gli spagnoli) della cifra sono relativi ad acquisti, consumazioni e fruizione dei servizi delle isole.

    I turisti della penisola hanno speso per le vacanze in alloggi affittati attraverso Homeaway e Airbnb 1.047 milioni di euro tra il 2016 e il 2017, oltre a 3.602 milioni di euro in acquisti e servizi extra.

    Per gli stranieri la spesa è stata pari a 15.002 milioni di euro in affitti e a 33.530 milioni di euro per consumazioni, acquisti e servizi.

    La permanenza media degli stranieri nelle case vacanza è in genere pari a 11,8 notti, con una media di 3,1 persone per abitazione; tra i clienti spagnoli i dati del soggiorno sono 4,8 notti e 2,9 persone ospitate in affitto.

    La maggior parte dei clienti di questo settore turistico sono coppie, per un 64,9%, e famiglie per un 24,8%, per quanto riguarda gli spagnoli; per gli stranieri si ha il 42% composto da coppie e il 40,2% da famiglie.


    La stragrande maggioranza di questi alloggi sono contrattati attraverso il web su siti specializzati dal 76,7% di peninsulari e dal 58,9% di stranieri; le caratteristiche descritte sul web determinano la scelta di un dato alloggio da parte del 57,9% di turisti spagnoli, mentre nel caso degli stranieri l’elemento che fa preferire un appartamento rispetto ad un altro è il numero e il livello di feedback presenti sul sito.

    Michele Zanin

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