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    Arona e la proprietà di Ten Bel concordano sulle misure da adottare per sbloccare la situazione

    Dopo aver sbloccato la difficile situazione di zone come El Mojón o il recupero della cosiddetta Casa del Coronel de Los Cristianos, il Comune di Arona continua con un altro dei fronti su cui lavora da mesi e che ha impegnato il comune per decenni: l’urbanizzazione di Ten Bel.

    Questa urbanizzazione privata del comune si trova attualmente in una situazione di grave degrado e di complessa realtà urbana che ha reso estremamente difficile per anni trovare una soluzione definitiva che permettesse di accoglierla e di effettuare investimenti pubblici in infrastrutture e spazi pubblici.

    Tuttavia, gli incontri intercorsi nelle ultime settimane tra la proprietà di Ten Bel e i funzionari comunali responsabili dell’area urbanistica hanno permesso alle due parti di raggiungere un accordo sulle misure da adottare nei prossimi mesi per la piena riqualificazione del territorio e potranno essere accolti dal Comune di Arona.

    Per raggiungere questo accordo, è stata fondamentale l’esecuzione di una mappatura topografica dell’urbanizzazione che ha realizzato la proprietà, in quanto le mappe prodotte all’epoca – gli anni ’60 – non coincidevano con quanto costruito e che oggi è Ten Bel.

    Tra le possibilità che aveva la proprietà dell’urbanizzazione, ha scelto di effettuare una modifica sostanziale del progetto, che dovrebbe essere elaborato prima della fine del mandato attuale dell’Ayuntamiento di Arona.

    La definizione di questo piano concreto di misure da seguire è una pietra miliare nel tentativo da parte dell’attuale gruppo di governo di sbloccare una delle zone più degradate del comune.

    La difficoltà comunque è anche quella di far sgomberare i molti “okupa” che da anni vivono all’interno del complesso, situazione che riscontriamo anche in altre zone dell’isola e che vede l’ayuntamiento e le forze dell’ordine in decisa difficoltà.

    Molte sono le proteste di chi ha acquistato casa lì nei periodi di fulgore e che poi ha visto piano piano il degradarsi delle strutture.


    Redazione

     

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