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    Marichal, mecenate a Tenerife di sport e formazione giovanile

    Antonio Marichal, consigliere insular dell’Area Tenerife 2030 che si occupa di innovazione, educazione, cultura e sport, firma di progetti importanti come la Fibra Ottica Municipale di Arona, nonché consigliere del Cabildo di Tenerife e in corsa per la carica di sindaco di Arona, ha rilasciato di recente un’intervista nella quale parla, tra le varie cose, del tanto atteso circuito del motor, il progetto più ambizioso dell’isola e rientrante in quello più ampio di Tenerife 2030.

    Come afferma Marichal, Tenerife 2030 è un progetto a medio lungo termine di cui è già possibile vedere i frutti; portato avanti dal Cabildo di Tenerife, non senza il supporto dell’intera comunità, il progetto, che scommette sui più giovani, è attualmente la priorità del consigliere.
    Il dipartimento dello sport, precisa, ha voluto infatti includere nel progetto giovani e professionisti dello sport, con l’idea di estenderlo a tutte le fasce di età.

    Si è rilevato nel corso degli anni una tendenza a perdere l’abitudine di fare sport nei giovani in età post adolescenziale e Tenerife 2030 intende perseguire una strategia che ponga lo sport come strumento formativo ed elemento portatore di valori.

    Realizzando progetti che promuovano inizialmente gli sport di base, Marichal aggiunge che si sta collaborando per fare in modo che lo sport in generale diventi il modo per comunicare con il mondo intero e per fare questo, oltre alle attività tradizionali che sono più accessibili per loro natura ai cittadini più o meno giovani, si intende promuovere anche nuovi sport come quello legato ai motori.

    Ad esempio è stato recentemente presentato il Campionato di Karting delle Canarie, progetto abbandonato da diverso tempo e ora recuperato grazie all’iniziativa della Federazione Motociclistica di Tenerife; il Cabildo ovviamente è stato ben felice di appoggiare e sostenere l’iniziativa a livello economico e creando una scuola di formazione per chi intendesse cimentarsi per la prima volta in questa attività.

    Ed è con altrettanto entusiasmo che l’iniziativa è stata accolta dai cittadini, con 44 iscrizioni già nelle prime prove del campionato; Marichal afferma che è molto probabile, visto l’interesse, che a novembre gli iscritti arrivino a 60-70.

    Collegato inevitabilmente a questa iniziativa è il tema della realizzazione del circuito del motor, un progetto chiave per il Cabildo, precisa Marichal, e importante per l’isola al fine di poter contare su infrastrutture all’avanguardia, al pari di altri settori. Oltre a rispondere ad un debito storico che il Cabildo stesso ha con il mondo dei motori, sarà di forte attrattiva per tutta la popolazione.

    Per attuare il circuito del motor è stato rescisso il contratto di concessione di opera pubblica che il Cabildo aveva con la precedente impresa, assumendosi quindi l’incarico di eseguire direttamente le infrastrutture necessarie, seguendo l’iter previsto in questi casi.


    Il Cabildo sta di fatto riformulando il percorso burocratico per l’omologazione di un circuito che risale, progettualmente parlando, agli anni ’90, ha rifatto il progetto e lo presenterà alla FIA (Federación Internacional de Automovilismo) e alla FIM (Federación Internacional de Motociclismo), al fine di ottenere quindi la nuova omologazione.

    Il circuito del motor, precisa Marichal, potrà essere un punto di riferimento per effettuare test a livello nazionale e l’auspicio è che almeno entro la fine dell’anno si arrivi ad iniziare i lavori.

    Il periodo di esecuzione previsto è di circa due anni e mezzo e quindi Marichal spera di poter assegnare i lavori il prima possibile.
    La costruzione di un circuito del motor, precisa, è molto complessa dal punto di vista tecnico ed è per questo che si sta collaborando con i migliori esperti per poter ottenere un livello elevato di performance che garantisca l’omologazione internazionale.

    Obiettivo è quello di ottenere un circuito perfetto sotto tutti i punti di vista, sia di infrastruttura, che tecnico e di sicurezza per chi lo utilizzerà.
    La sua realizzazione, puntualizza, sarà destinata a generare risorse economiche e umane poiché, come per tutte le infrastrutture, anche quella del circuito del motor deve rappresentare un’attrattiva non solo per i residenti ma anche per i turisti, considerato che sono molte le persone disposte a raggiungere luoghi dove, oltre a poter godere delle vacanze, possano godere di una passione che si è rivelata molto diffusa.

    In buona sintesi, il circuito del motor rappresenta un’infrastruttura in grado di aggiungere valore a un settore che si compone di molti professionisti, quali esperti in telemetria, ingegneri elettronici, meccanici di alto livello, tutte professioni, afferma Marichal, che qui, a tre ore di aereo da qualsiasi destinazione europea e con un clima pressoché stabile durante tutto l’anno, possono essere svolte in sicurezza e con tecnologia all’avanguardia.
    Ma il circuito del motor, ribadisce Marichal, fa parte di un più ampio progetto, Tenerife 2030, relativo al rinnovo o alla realizzazione di strutture sportive come lo stadio o il Santiago Martín, con l’applicazione di un nuovo manto erboso, la ristrutturazione di Geneto, le migliorie nell’illuminazione, il rinnovo del parco piscine e la preparazione del Santiago Martín in previsione del campionato mondiale di pallacanestro femminile previsto nel mese di settembre.

    Nel mondo del calcio Marichal parla di un necessario lifting delle strutture presenti, con ad esempio il rifacimento dei bagni di molti stadi, l’abbellimento delle strutture esterne e dei campi da gioco, perché, afferma, Tenerife merita uno stadio che sia nelle migliori condizioni.
    A tale proposito si sta collaborando per aiutare l’UD Granadilla, affinché sia un riferimento d’élite nella promozione dello sport femminile a livello competitivo e un esempio da seguire, sia nella disciplina della pallavolo che in quella del basket.

    Disporre di strutture al top, significa poi essere scelti come sede di diversi campionati ed eventi internazionali.
    Una struttura sportiva come quella del Santiago Martin, se offerto in ottime condizioni, può ospitare campionati nazionali e internazionali.
    Si tratta, in pratica, di dotare Tenerife di tutte le strutture e infrastrutture necessarie, unendo lo sport alla tecnologia, strumento, quest’ultimo, che non cessa di essere fondamentale per raggiungere alti obiettivi e destinato ad impattare positivamente sui giovani che, a loro volta, beneficeranno di una maggiore formazione qualificata.

    A quest’ultimo aspetto Marichal collega proprio la formazione dei giovani, da allenare letteralmente in competenze variegate, sfruttando le vocazioni scientifiche e sportive, ed a cui inculcare valori imprescindibili come il lavoro di squadra, la condivisione di obiettivi e risultati, la cultura del sacrificio e dell’impegno, tutti elementi che possono essere declinati alla formazione imprenditoriale.

    I parchi tecnologici in progetto, annuncia Marichal, promuoveranno uno dei focus della strategia di Tenerife 2030, il biotech applicato in analisi biomeccanica e fisiologia medicale.
    Del resto il Cabildo è uno dei fondatori della Fundación BioAdvance, realtà che riunisce i tre istituti universitari della Università di La Laguna, quello di Tecniche Biomediche, delle Malattie Tropicali e della Biorganica, oltre che promotore dei progetti che scaturiranno da questa partnership.
    Nutrizione sportiva, fisiologia e biomeccanica sportiva sono attività imprenditoriali che trovano il giusto posto nei parchi tecnologici.
    E se le imprese e gli imprenditori vorranno sviluppare le linee di ricerca, avranno il supporto del Cabildo.

    In questo preciso momento, conferma Marichal, obiettivo prioritario e sfida più ambiziosa è il circuito del motor, opera che aprirà un nuovo percorso per altre discipline.

    Se Marichal diventerà sindaco di Arona, il suo impegno per lo sport declinato alla formazione giovanile sarà uno dei suoi cavalli di battaglia.
    Arona, afferma, è sempre stato un punto di riferimento nello sport per molti anni, dotato di staff qualificato, strutture solide e soprattutto con una chiara visione degli obiettivi da perseguire.

    Tutto questo deve essere mantenuto e consolidato, gettando le basi di uno sviluppo teso ad aumentare le performance di tutti i settori.
    Molte delle strutture attualmente presenti in Arona hanno bisogno di ammodernamento per l’usura cui sono state sottoposte o per l’aumentato flusso di pubblico che si è verificato nel corso degli ultimi anni.

    E se è vero che durante l’estate le spiagge e le attività marine sono al primo posto, un comune con oltre 93mila abitanti deve poter disporre di infrastrutture moderne per praticare sport.

    La strategia, a detta di Marichal, dovrebbe correre su due linee distinte, una relativa al consolidamento e all’aiuto ai club di quartiere, fucine di giovani sportivi, l’altra volta a generare investimenti da destinare alle nuove infrastrutture e all’adeguamento di quelle vecchie.
    Solo così sarà possibile supportare la pallavolo maschile e femminile, l’hockey e la lotta canaria, quest’ultima andata persa ma di fondamentale importanza per la tradizione che la lega alla storia dell’isola.
    di Ilaria Vitali

     

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