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    L’amore animale: una strategia per la sopravvivenza

    Foto di Cristiano Collina

    Le relazioni nel mondo animale hanno un obiettivo chiaro: la riproduzione.

    Questo è un aspetto comune a tutte le specie.
    Un meccanismo di perpetuazione che ha messo in campo l’ingegno per creare modi curiosi e particolari di garantire il successo della riproduzione.
    L’efficienza è l’obiettivo finale.
    Per quanto riguarda l’affetto, l’etologia animale ha diverse teorie al riguardo.
    Ciò non toglie che le relazioni di coppia di diversi animali possano offrire momenti di particolare tenerezza… anche se non sempre.

    SCIMPANZÉ: LA COMUNITÀ

    Gli scimpanzé, gli animali geneticamente più simili all’uomo, sviluppano una strategia basata sulla promiscuità.
    Raggruppati in comunità in cui il maschio dominante è al vertice della gerarchia, cercano di riprodursi con il maggior numero possibile di partner.
    In questo modo hanno maggiori probabilità di concepire.
    Ma non sono solo i maschi a seguire questo comportamento.
    Anche le femmine cercano di copulare con il maggior numero possibile di maschi.
    Lo sperma degli scimpanzé ha la capacità di solidificarsi, creando un cosiddetto tappo spermatico che impedisce al compagno successivo di fecondare la femmina.

    PINGUINI: MONOGAMIA SOCIALE

    Il caso dei pinguini è completamente diverso.
    Condizionati dalle loro condizioni di vita estreme, i pinguini antartici hanno bisogno di un sistema di riproduzione che, oltre a ottenere la fecondazione delle uova, garantisca le migliori possibilità di sopravvivenza dei pulcini.
    Per questo è essenziale avere un partner con cui condividere il compito.
    La regola, tuttavia, è che non esiste una regola ferrea.
    Sebbene sia comune che le coppie siano stabili, gli accoppiamenti possono anche variare.
    Infatti, al Loro Parque vediamo una varietà di comportamenti, da una coppia di pinguini reali che è rimasta insieme fino alla morte di uno di loro, al caso di una femmina che ha deposto un uovo con un maschio diverso ogni anno.

    INSEPARABILI: SEMPRE INSIEME

    Gli agapornis, i piccoli pappagalli delle giungle e delle savane dell’Africa sud-occidentale, sono conosciuti come inseparabili.
    Si pensa che questo si riferisca al loro accoppiamento romantico.
    In realtà, questi uccelli estremamente sociali sono ugualmente felici con un compagno dello stesso sesso o di sesso opposto, purché possano godere della reciproca compagnia.
    Nel caso di coppie di sesso diverso, questa unione è anche un’ulteriore garanzia per il successo delle covate perché, come nel caso dei pinguini, entrambi i partner contribuiscono ad allevare gli esigenti pulcini.
    Inoltre, durante il periodo di incubazione, la femmina non lascia il nido: diventa quindi fondamentale l’attenzione del maschio, che si occuperà di nutrirla.

    MATRIARCATO SOTTO IL MARE

    Nell’oceano esistono un’infinità di modi di riprodursi e alcuni di essi sono i più curiosi del pianeta.
    I pesci pagliaccio ne sono un esempio molto chiaro.
    Sono animali ermafroditi.
    Hanno organi riproduttivi di entrambi i sessi e cambiano a seconda delle condizioni.
    In realtà, tutti i pesci pagliaccio nascono maschi.
    Quando è il momento di riprodursi, il più dominante diventa una femmina e si riproduce con uno dei maschi.
    Se la femmina muore, il successivo maschio dominante diventa una femmina.
    Un’impresa evolutiva che garantisce la disponibilità di individui di entrambi i sessi.
    In un mondo schiacciato dalla minaccia dell’estinzione, per contribuire a perpetuare questa catena di sopravvivenza è necessario che i centri di protezione delle specie, come il Loro Parque, collaborino con progetti di riproduzione, con la creazione di riserve genetiche o con opere di sensibilizzazione sociale.
    Franco Leonardi

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