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    Da Napoli arriva il Vicequestore Scudieri

    La lotta per salvare il suo matrimonio

    Volete sapere come ho scelto “Resta con me” per scrivere la mia cronaca? Ho visto il primo episodio de “Il giovane Montalbano” e ho detto: non ci siamo, cioè non ho provato simpatia per i personaggi. Invece quando ho visto il primo di “Resta con me” sono stato intrappolato dalla trama con il suo messaggio di speranza per il futuro. Il mio controllo di qualità è il bisogno di emozionarmi con la fiction, in corretto italiano significa che non posso scrivere una cronaca se non ho avuto prima gli occhi lucidi. Però devo dirvi che ho visto soltanto i primi minuti de “I Bastardi di Pizzofalcone” e ho già scritto la mia cronaca per dicembre. Sono un bracco, il mio fiuto non si sbaglia.

    “Resta con me” inizia con un pittore dilettante che abbraccia una donna. Ma chi sono questi due piccioncini? Il dilettante, scusami Scudieri ma assolutamente non si dipinge con linee orizzontali, è il Vicequestore Scudieri in servizio alla Questura di Napoli, che invita sua moglie Paola a pranzare al ristorante La barca blu. Questo invito diventerà una vera tragedia. Infatti in questa miscela di lavoro e famiglia, lui dopo dirà che è andato al ristorante a verificare l’attendibilità di una soffiata, gli sposi rimarranno coinvolti in una sparatoria fatale, dietro la quale c’è la banda della lancia termica. Paola incinta perde il bambino che portava nella pancia.

    Nella fiction, la stampa ha intitolato la notizia così: “Vice Questore aggiunto scatena una sparatoria in un noto ristorante… Muore ragazzo di 19 anni.” Questa è una bugia: Scudieri ha visto entrare un uomo armato e con il volto coperto da un casco e ha urlato Fermo, polizia!  La stampa della fiction è tanto carogna quanto la stampa reale. Adesso che i media sono un negozio per guadagnare denaro, non esiste il giornalismo, soltanto l’intrattenimento in un circo che ha banalizzato la violenza e il sesso. Invece sì esiste il giornalismo d’assalto. Pochi giorni fa un criminale ha ammazzato un giovane musicista, in una lite a Napoli per un motivo futile. Sapete come ne hanno parlato su qualche media? “Giovanni Battista Cutolo è stato ucciso da un sedicenne”. L’UNICO modo vero per dirlo è: “Giovanni Battista Cutolo è stato ucciso da un delinquente”. Quest’ultimo aveva una sfilza di precedenti penali, perfino per tentato omicidio.

    Quando Paola torna in casa dall’ospedale chiede il divorzio a Scudieri. Allora che fa il Nostro? Dopo il suo comportamento irresponsabile, vediamo come Scudieri è un poliziotto tanto coraggioso da confrontare dei delinquenti quanto audace da tentare un’impresa assai difficile come salvare il suo matrimonio. Chiede appunto il suo trasferimento all’UDIN Unità Di Intervento Notturno, così torna a casa, dopo una nottata di caccia ai criminali, a dormire sul divano, quando Paola sta uscendo per il lavoro. Lei è Giudice presso il tribunale dei minori.

    Il Nostro, in quest’epoca di fragilità, dove se ci sono dei guai le coppie si separano, ci dà una lezione di vita. La cosa peggiore che può fare un uomo è aspettare impaurito la riconciliazione, lo so per esperienza. C’è anche una cosa peggiore: avere paura di amare una donna. Noi uomini dobbiamo imparare a dormire sul divano, senza paura del silenzio di lei e senza fare nessuna pressione, cioè tutto si dovrebbe svolgere naturalmente, con fiducia. Quando lei potrà, parleremo. Sono architetto e credo che dovrebbe essere obbligatorio che nelle case ci sia una camera liti coniugali: è la famosa camera degli ospiti, ma si può approfittare che nessun ospite farà visita a una coppia in lite. Chi di voi non ha provato la noia di dormire insieme a lei dopo una litigata? Ma se non c’è una camera liti, almeno un divano confortevole.

    Sebbene Scudieri sia stato rimosso dall’inchiesta sulla sparatoria per le sue implicazioni, il nuovo incarico nell’UDIN gli permette di continuare le inchieste senza che il Vicequestore Capo Nunzia se ne accorga. Scudieri e il suo compagno nella UDIN Salvatore Ciullo diventeranno una coppia tanto affiatata come Ricciardi e Maione, ma per questo sarà necessario che loro riescano prima a superare le mutue diffidenze iniziali. Ho provato tanta felicità quando il Nostro gli affida le chiavi del suo cassettone, per vedere qualcosa sulla banda della lancia termica. L’altra cosa importante che fa Scudieri è imparare a convivere con il dolore per la perdita del suo figlio mai nato e, per l’assassinio di Gennaro, il suo amico d’infanzia e informatore. Ricordiamo che il Dottore Modo, l’amico di Ricciardi dice: Ognuno deve convivere con il suo dolore senza smettere di vivere.

    Nell’ultimo episodio Scudieri ci dà una prova di maturità quando Marco, la talpa in Questura e il suo collega e amico d’infanzia, lo implora di essere ammazzato invece di andare in prigione. In questo momento di tensione il Nostro riesce a non lasciarsi tradire dalla sua rabbia per la morte di Gennaro, amico di entrambi, non gli spara e lo porta in Questura. Il disgraziato dopo avere investito un giovane motociclista, per non essere scoperto, ha dovuto sottomettersi al boss della banda in questione. Addirittura ha dovuto cominciare a uccidere per loro. Io speravo nel castigo dei criminali della banda, credo nella PUNIZIONE, però mi è rimasto soltanto il desiderio perché alcuni di loro sono stati uccisi da un altro membro della banda.


    Con la cronaca sul Commissario Ricciardi ho già iniziato una trilogia sulle opere dello scrittore napoletano Maurizio De Giovanni, che include Resta con me e anche I Bastardi di Pizzofalcone, (dicembre).

    Equipaggio: Alessandro Scudieri (Francesco Arca); Nunzia Raimondi (Maria Pia Calzone); Salvatore Ciullo (Antonio Milo); Marco Palma (Arturo Muselli); Paola Montella (Laura Adriani)


    di Commissario Steneri

    Potete seguirmi su: https://www.instagram.com/commissario_steneri/

     

     

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