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    TESLA non  solo auto elettriche

    Non esiste al mondo una storia più affascinante e misteriosa della vita di Nikola Tesla (Smiljan, luglio 1856 – New York gennaio 1943), lo scienziato la cui vita è stata scandita da scoperte ed invenzioni così straordinarie da sembrare impossibili.

    Persino la sua nascita sembrò presagire qualcosa di prodigioso poiché avvenne esattamente alla mezzanotte tra il 9 e il 10 luglio del 1856, nello stesso momento in cui imperversava una tempesta di fulmini che illuminavano a giorno la sua casa di campagna.

    Terminati gli studi, non si sposò e non ebbe mai figli, perché la sua indole non gli consentì mai di distrarsi dall’immenso lavoro necessario per ampliare i confini della conoscenza umana.

    Era convinto di avere capacità particolari e le mise al servizio di tutti in nome del progresso collettivo.

    Grazie ai suoi brevetti sulla corrente alternata sarebbe potuto diventare l’uomo più ricco del mondo ma rinunciò a tutto per aiutare anche il suo amico George Westinghouse in difficoltà economiche e per questo motivo si ridusse a vivere l’ultima parte della sua vita in povertà.

    Il motivo della sua morte, quanto le sue ultime invenzioni sono rimaste avvolte nel mistero fino ai giorni nostri, perché venne ritrovato senza vita qualche giorno dopo che lo scienziato aveva dichiarato di voler rivelare il segreto di una nuova arma definita raggio della morte.

    Una volta chiuso il caso come decesso naturale, gli agenti della FBI sequestrarono dal suo laboratorio molti documenti e dispositivi sperimentali che vennero dichiarati top secret.

    Da quel giorno il nome di Nikola Tesla è stato condannato ad essere dimenticato dai posteri.


    Ma torniamo indietro.

    Fino ai  16 anni di età, Nikola aveva sofferto di una strana malattia che si annunciava con la comparsa di immagini mentali accompagnate da lampi di luce.

    Spesso, ciò che vedeva o immaginava gli compariva all’improvviso e questi episodi si verificarono frequentemente, sia di giorno che di notte.

    Venne visitato da molti dottori specialisti ma nessuno di loro riuscì a trovare una spiegazione medica per questi fenomeni.

    Negli anni successivi invece, quelle visioni mentali che lo avevano tormentato per tutta la infanzia si rivelarono un eccezionale dono della natura.

    Appena iniziò ad interessarsi alla scienza ed alla tecnica, gli bastò avere l’idea di un progetto per vederlo perfettamente scandito nella sua mente in ogni minimo dettaglio.

    Grazie alla sua innata visionarietà, Tesla divenne un vero e proprio super-scienziato che oltre a parlare correttamente nove lingue ed a conoscere a memoria tutta la più importante letteratura occidentale, lasciò al mondo centinaia di brevetti.

    Qualcuno lo ha paragonato a Leonardo da Vinci, anche se la sua mente matematica creava il progetto di ogni singola invenzione senza l’aiuto di alcun prototipo materiale, calcolo o disegno scritto.

    Tutto il processo di progettazione avveniva esclusivamente nella sua mente.

    Ciascuna delle sue invenzioni veniva anche concepita attraverso calcoli matematici notevolmente complessi e quando pensava ad un dispositivo da realizzare, poteva addirittura visualizzarlo durante il funzionamento per individuarne i difetti e le parti soggette a logorio.

    Una volta terminata questa fase di elaborazione mentale, la sua nuova invenzione era già stata perfezionata in ogni dettaglio, fino al punto di non richiedere più nessun aggiustamento significativo.

    Ciascuno di noi sfrutta le invenzioni di Nikola Tesla praticamente tutti i giorni, alcune delle sue invenzioni sono state attribuite ad altri che hanno ricevuto il premio Nobel al suo posto.

    La corrente alternata delle nostre prese, per esempio, può essere trasferita per centinaia di chilometri ed il suo utilizzo è stato possibile a partire dalla fine dell’ottocento solo grazie all’invenzione dei generatori a corrente alternata.

    Prima della registrazione dei suoi brevetti, infatti, l’unica forma di elettricità sfruttabile era la corrente continua delle batterie, che aveva il grosso limite di non poter essere trasferita sulle lunghe distanze in modo efficiente.

    Senza la sua invenzione le città sarebbero col tempo rimaste al buio poiché non tutti avrebbero potuto sopportare gli alti costi della distribuzione della corrente continua distribuita da Edison.

    L’invenzione concettuale dei moderni motori elettrici a corrente alternata risale al 1881, anno in cui Tesla riuscì a visualizzarne lo schema elettrico mentre passeggiava nel parco di Budapest assieme ad un suo amico di lavoro.

    Nel 1888, tutti i brevetti di Tesla sulla corrente alternata vennero acquistati in blocco da George Westinghouse e, grazie a lui, i nuovi motori elettrici entrarono finalmente in produzione.

    Edison allora, per dimostrare la falsa pericolosità del nuovo tipo di elettricità e difendere i suoi interessi sui brevetti a corrente continua finanziò una campagna di demonizzazione contro la corrente alternata.

    Tesla sappiamo oggi che vinse la sua battaglia e da quel momento cominciò ad essere invidiato da molti scienziati della sua epoca.

    Si fece molti nemici tra i personaggi più influenti e senza scrupoli dell’alta società.

    Nel marzo del 1895, infatti, un devastante incendio appiccato da ignoti distrusse il suo laboratorio nella 5th avenue a New York, mandando in fumo anni di lavoro insieme a centinaia di documenti, progetti, fotografie e costosi strumenti utilizzati per gli esperimenti.

    Questo grave incidente non lo intimorì affatto e si rimise subito al lavoro per ricostruire il lavoro perduto.

    Tra le ricerche che aveva condotto fino a quel momento c’erano anche gli studi sulle radiazioni ionizzanti dal 1887, che lo avevano portato alla scoperta dei raggi X.

    Ciò accadeva molti anni prima che Rontgen annunciasse al mondo la sua scoperta nel 1895, ma Tesla non rivendicò mai l’anteriorità dei suoi studi nonostante avesse testimoni e prove materiali per dimostrare il suo primato.

    Lo scienziato serbo riuscì a produrre delle vere e proprie lastre a raggi X sul corpo umano in alta definizione fin dal 1892 e Rontgen gli rimase sempre grato per avergli riconosciuto il premio Nobel nel 1901.

    Nikola Tesla è stato uno scienziato che ha lasciato al mondo una infinità di invenzioni nei campi più disparati della fisica e della tecnica, un uomo dalla assoluta eccellenza morale e mentale che invece di usare il suo ingegno per cumulare fama e ricchezze, preferì investire tutto ciò che aveva nella ricerca che ci ha portati nell’era moderna.

    Tra le sue innumerevoli invenzioni si possono citare ad esempio il tachimetro per le navi e le automobili, l’apparecchio per produrre ozono, il cavo elettrico coassiale, il frequenzimetro, le lampade al neon, la tecnologia a microonde, il tubo catodico, il parafulmine con messa a terra, la turbina senza pale, il principio del microscopio elettronico e dell’acceleratore di particelle (ciclotrone).

    Il grande lavoro di ricerca svolto da Tesla sulla telegrafia senza fili venne utilizzato per fornire di radio le navi della Marina Militare americana prima dello scoppio della grande guerra.

    Il vero inventore della radio fu Nikola Tesla anche se Marconi fu più veloce nello sfruttare l’invenzione a livello commerciale, ogni dubbio è stato fugato da una sentenza della Corte Suprema Americana nel 1943.

    Anche il suo lavoro di ricerca sulla trasmissione di energia senza fili culminò nel 1900 e tornò a New York per cercare dei finanziatori per la costruzione di un nuovo sistema mondiale di comunicazioni wireless.

    Il suo progetto trovò l’interesse di J.P. Morgan, uno dei banchieri più ricchi del mondo, che gli offrì 150.000 dollari per il 51% dei diritti sul brevetto.

    Tesla però non spiegò al suo finanziatore che il suo rivoluzionario impianto per le comunicazioni radio avrebbe permesso anche la trasmissione di energia in tutto il mondo e senza fili.

    Il suo innovativo sistema di trasmissione wireless non prevedeva alcun contatore a pagamento dei consumi per la fornitura di elettricità.

    Appena J.P. Morgan scoprì la verità cessò immediatamente di finanziare il progetto in quanto le sue aziende avevano il monopolio sui cavi di rame utilizzati per i tradizionali elettrodotti.

    La rottura con il super banchiere segnò l’inizio del declino del grande scienziato che non trovò più nessun finanziatore.

    Tesla però non si perse d’animo e continuò a condurre esperimenti autofinanziandosi.

    Su questo argomento Tesla espresse così il suo pensiero ad un noto quotidiano americano: ”Quando la tecnologia wireless verrà perfettamente applicata, la Terra sarà come un enorme cervello.

    Saremo in grado di comunicare tra di noi istantaneamente, indipendentemente dalla distanza.

    Non solo, ma attraverso la televisione e la telefonia potremo vedere e sentirci l’un l’altro perfettamente, come se fossimo faccia a faccia, indipendentemente dalla distanza; gli strumenti attraverso i quali saremo in grado di fare ciò saranno incredibilmente semplici rispetto al nostro attuale telefono.

    Una persona sarà in grado di portarne uno nel taschino del panciotto”.

    Nikola Tesla 30 gennaio 1926.

    Successivamente alla rottura di ogni tipo di rapporto di affari con J.P. Morgan, Tesla aveva continuato a lavorare nella massima riservatezza e non divulgò mai il segreto di alcune sue tecnologie più sorprendenti, per il timore che venissero utilizzate per fini bellici.

    Tra le poche persone con cui si confidava c’era George Viereck, scrittore e giornalista di fama internazionale.

    Tre anni dopo averlo conosciuto, il nome di Viereck venne conosciuto in tutto il mondo per essere stato il primo giornalista tedesco-americano ad aver intervistato Adolf Hitler nel 1923.

    L’incontro con il Führer segnò il resto della sua vita, diventando in breve tempo un suo sostenitore, nel 1942 fu anche arrestato come presunta spia tedesca.

    Dagli anni ’20 in poi Vierek mantenne sempre ottimi rapporti con la Germania nazista ed è praticamente certo che abbia rivelato alcuni segreti delle tecnologie di Tesla, dalle macchine volanti alle armi con teleguida, telearmi e UFO terrestri molto prima che Hitler giungesse al potere.

    I nazisti per esempio iniziarono a progettare i missili balistici nel 1936, ma già dal 1915 Tesla aveva dichiarato di poter realizzare razzi radiocomandati in grado di poter centrare obiettivi posti a oltre 1.500 chilometri.

    Sappiamo per certo che anche i dischi volanti sperimentati dai tedeschi utilizzavano un motore rotante ad azione giroscopica già ideato da Tesla.

    L’ 8 gennaio 1943 venne trovato morto in una stanza del New Yorker Hotel.

    Il decesso fu ufficialmente dovuto a morte naturale per problemi cardiaci.

    Il 5 gennaio Tesla aveva chiamato il Ministero della Difesa americano per rivelare il segreto del cosiddetto raggio della morte da usare a scopo difensivo a suo dire per il mantenimento della pace.

    Prima di essere “dimenticato” dalla storia e dai libri scientifici la genialità di Tesla era stata ampiamente riconosciuta a livello mondiale, i giornalisti lo avevano soprannominato “il mago”.

    Nel 1931 il suo volto finì sulla copertina della rivista Time perché nel corso della sua carriera venne nominato due volte come vincitore del premio Nobel per la fisica; ma rifiutò entrambe le proposte, una prima volta perché avrebbe dovuto condividerlo con Edison e la seconda volta perché era stato conferito anche a Marconi.

    D.G.                                           

      dal libro “Incontri ravvicinati non autorizzati”

     

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