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    Le isole Canarie il secondo maggiore aumento del numero di disoccupati

    Il numero di disoccupati registrati negli uffici dei servizi pubblici per l’impiego (ex Inem) nelle Isole Canarie è aumentato di 4.337 unità nel mese di gennaio, il che rappresenta un aumento del 2,14% rispetto al mese precedente, rendendo l’arcipelago la regione con il secondo maggiore aumento del numero di disoccupati.

    Secondo i dati pubblicati mercoledì dal Ministero del Lavoro e dell’Economia Sociale, le liste di disoccupazione nell’arcipelago includono ora 207.156 persone.

    Tuttavia, in termini di cifra annuale, le Isole Canarie hanno sperimentato un calo di 72.074 disoccupati, che in termini percentuali si traduce in un calo del 25,81%.

    Per province, Las Palmas ha registrato il maggior aumento, con 2.378 disoccupati in più a gennaio (+2,28%) rispetto al mese precedente e 106.879 disoccupati;

    mentre Santa Cruz de Tenerife ha registrato un aumento di 1.959 disoccupati nel primo mese dell’anno (+1,99%) e ha 100.277 disoccupati.

    Allo stesso modo, del totale dei disoccupati attualmente nelle liste di disoccupazione dell’arcipelago, 90.242 sono uomini e 116.914 sono donne, mentre 12.564 hanno meno di 25 anni.

    Nelle Isole Canarie, tutti i settori hanno sperimentato aumenti della disoccupazione, tranne le costruzioni e il gruppo di persone senza precedente occupazione, dove sono diminuiti di 32 e 518 disoccupati, rispettivamente.

    Tuttavia, nelle Costruzioni ci sono ancora 20.332 disoccupati e nelle Persone senza precedente occupazione ci sono 16.377 disoccupati.


    D’altra parte, il maggior aumento della disoccupazione a gennaio è stato nel settore dei Servizi, dove è cresciuto di 4.718 persone, e comprende 158.149 disoccupati; seguito dall’Agricoltura, che è aumentato di 144 disoccupati per arrivare ad un totale di 4.430; e l’Industria, che è aumentata di 25 persone dai 7.868 disoccupati che già c’erano.

    Gennaio è un mese in cui la disoccupazione di solito aumenta a causa della fine della stagione natalizia.

    In ogni gennaio dal 1997, anno in cui è iniziata la serie storica comparabile, ci sono stati aumenti della disoccupazione.

    La cifra di gennaio di quest’anno è la seconda migliore di tutta la serie, dietro solo al 1998.

    Il Ministero ha anche riferito che la spesa per i benefici derivati dai lavoratori in ERTE ha raggiunto 82 milioni di euro nel dicembre 2021 (gli ultimi dati disponibili), la cifra più bassa da quando questo meccanismo è stato implementato.

     

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