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    Il palazzetto di Tafira

    Questo mese l’arca del mistero approda nel “Porto de la Luz” di Gran Canaria per investigare gli strani fenomeni che sono avvenuti e continuano ad accadere in un antico palazzetto dell’isola.

    Appena fuori la capitale dell’isola si trova Tafira, un piccolo paesino utilizzato come luogo di riposo dai nobili e ricchi fin dai tempi della conquista spagnola a causa della prossimità con Las Palmas e il clima particolarmente gradevole durante l’estate.

    In questo luogo si trova una villa con alcuni secoli di storia ed adibita a vari usi durante il tempo.

    Infatti la casa inizialmente era di proprietà della marchesa di Acialcázar Juana de Llarena y Westerling che al morire nel 1892 ripartì la proprietà tra gli eredi e la stessa fu convertita in un hotel chiamato Hotel Victoria, una icona per il paese al ricevere clienti molto importanti e dando fama al paese stesso.

    Nel 1951 don Manuel vende al municipio lo stabile per convertirlo in un internato per ragazze con problemi sociali ed economici, che fu gestito dalle monache di Oblatas fino al 1997 quando l’edificio fu chiuso definitivamente.

    Dal momento dell’abbandono e a causa del deplorevole mantenimento che aveva ricevuto durante gli anni l’accesso all’edificio si convertì in una attività a rischio in quanto varie zone divennero pericolanti.

    Dall’esterno ancora oggi appare come un edificio in buone condizioni e non stacca particolarmente dalle altre costruzioni però all’interno le pareti e i soffitti ammuffiti sono a rischio di crollo costante.

    La storia terrificante inizia quando, intorno agli anni venti, una giovane donna di nome Leonarda Campos Doreste, figlia del proprietario della casa, mentre cucinava il pranzo inciampa con un oggetto nel suolo e una bottiglia di alcool le cadde addosso insieme al cibo che aveva sul fuoco.


    A causa del tessuto del vestito che indossava non riuscì a togliersi gli indumenti e morì convertendosi in una torcia umana.

    Da quel momento iniziarono a verificarsi strani fenomeni nel luogo di accoglienza e secondo i racconti le ragazze che erano ospitate si trovavano immerse in litigi furibondi tra loro tutti i fine settimana.

    Essendo il luogo gestito da monache si decise di organizzare varie riunioni con rappresentanti del clero per realizzare esorcismi e rituali di purificazione sperando di riuscire a eliminare l’alone maligno che circondava la casa, ma sempre senza ottenere risultati.

    Nel 1997 l’orfanotrofio venne abbandonato definitivamente e dovuto alla fama del luogo venne preso come luogo di ritrovo per i rituali di evocazione e sedute spiritiche.

    Vari testimoni che hanno acceduto in forma illegale all’edificio dichiarano essere stati protagonisti di fenomeni paranormali, come rumore di passi lungo i corridoi vuoti, apparizioni di figure sfocate avvolte in una sorta di nebbia che sembravano essere monache o ragazze di giovane età.

    Negli ultimi anni alcuni gruppi di investigazione paranormale spagnoli hanno condotto investigazioni nel luogo utilizzando vari tipi di strumenti e hanno rilevato variazioni del campo magnetico in diverse zone della struttura, alcuni sensori di movimento situati nei corridoi sono saltati in varie occasioni e all’effettuare prove di psicofonie sono riusciti a captare delle voci femminili che li incitavano ad andarsene.

    Considerando gli strani fenomeni presenziati da varie persone all’interno dell’edificio da un secolo, risulta innegabile che questo è realmente un catalizzatore paranormale.

    Loris Scroffernecher

     

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