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    Gli albergatori applaudono il piano di apertura, ma dicono che arriva tardi

    Gli imprenditori dicono che la misura è una “palla di ossigeno”, ma criticano che arriva in ritardo rispetto a quanto hanno fatto altre potenze turistiche come l’Italia e il Portogallo.

    Il presidente della Confederazione spagnola degli alberghi e degli alloggi turistici (Cehat), Jorge Marichal, ha applaudito ieri l’annuncio della riapertura del turismo quest’estate, una decisione che è stata accolta come manna dal cielo dal settore, ma ha esortato a lanciare campagne promozionali “potenti” per attirare i viaggiatori.

    “È una delle misure che il settore si aspettava come una boccata di ossigeno che insieme all’estensione delle pratiche di regolamentazione del lavoro a tempo determinato (ERTE) che abbiamo richiesto e altre misure di natura finanziaria, che anche il settore ha richiesto da qualche mese, daranno un orizzonte positivo al settore quest’estate”.

    Tuttavia, dalla Confederazione hanno avvertito che la possibilità che i turisti possano venire, “non significa che vengano”, quindi dovranno lanciare campagne promozionali “potenti” per tornare alla ribalta in questa stagione estiva.

    Indubbiamente, l’industria accoglie con favore il fatto che alla fine ci sarà una stagione in una estate che si è appena ripresa, ma temono che l’ennesimo cambio di copione del Governo in questa de-escalation “sia arrivato in ritardo”.

    L’industria teme che l’annuncio iniziale delle quarantene forzate abbia dirottato i turisti verso altre destinazioni.

    Si tratta di un problema che viene ripetuto soprattutto dagli albergatori e dagli agenti specializzati nel turismo internazionale.

    Anche se lo scenario annunciato settimana scorsa dal Presidente del Governo, Pedro Sanchez, è una completa inversione di tendenza, si teme che “il ritardo che abbiamo con le altre destinazioni” giochi contro di noi.


    In questo senso, l’origine di questi mali si trova nell’annuncio iniziale del Governo che indicava che tutti i viaggiatori provenienti dall’estero avrebbero dovuto mantenere una quarantena obbligatoria di 14 giorni nel loro luogo di alloggio.

    Un fattore chiave di questa riapertura al turismo internazionale è rappresentato dalle compagnie aeree, che hanno progressivamente annunciato la ripresa di alcune rotte da sole.

    Il fatto è che l’80% dei turisti internazionali che visitano la Spagna arriva qui in aereo.

    Dall’Associazione delle compagnie aeree (ALA) apprezzano favorevolmente “che si cominci a intravedere un orizzonte per la rinascita del traffico aereo internazionale”.

    L’agenzia di viaggi online spagnola Destinia dopo le dichiarazioni del Governo ha rilevato un aumento delle ricerche di hotel sul territorio nazionale.

    Le sedi più ricercate sono state Benidorm, Salou, Peñíscola, Lloret de Mar, Torremolinos, Cambrils, Benalmádena, Gandía, Mojácar, Santa Susana, Calella e Puerto de la Cruz.

    Daniele Dal Maso

     

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