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    Le auto usate si vendono su Internet in metà del tempo necessario in concessionaria

    La vendita on-line richiede in media 43 giorni, mentre la vendita fisica richiede circa 90 giorni.

    Le auto usate si vendono il 52,2% più velocemente su Internet che in una concessionaria tradizionale, con 43 giorni di permanenza online, rispetto ai 90 giorni del canale fisico, secondo i dati della società di consulenza MSI per Autocasión e AutoScout24.

    Autocasión e AutoScout24, che hanno rivelato questi dati nel quadro del forum sull’usato e post vendita organizzato da Ganvam e Interneting.

    Le due piattaforme hanno sottolineato che i 90 giorni necessari per vendere in media un’auto usata in una concessionaria rappresentano un termine molto alto a causa del deprezzamento delle scorte, che è uno dei problemi principali per la redditività delle reti commerciali.

    La relazione sottolinea inoltre l’importanza di Internet nel processo di acquisto di un’auto usata, in quanto il 90% degli utenti utilizza la piattaforma online come fonte principale di informazioni, mentre il canale fisico è riservato per chiudere il processo di acquisto.

    Secondo la Federazione delle associazioni dei concessionari automobilistici (Faconauto), il traffico espositivo nelle concessionarie è diminuito del 61,5% in dieci anni, mentre le visite ai portali specializzati sono aumentate del 160%.

    I rivenditori ricevono in media 7 visite giornaliere e 200 in un mese.
    Da parte sua, Ganvam sottolinea che l’84,2% degli acquisti di veicoli usati non si ripete con lo stesso professionista, mentre gli utenti online sono più assidui, con una media di 2,5 visite al mese.

    Entrambe le piattaforme sottolineano quindi l’importanza  per la distribuzione professionale di puntare sul canale digitale specializzato per ottimizzare i propri investimenti e attrarre i compratori  i quali finiscono per trasformare la propria visita sul web in un acquisto.


    Il direttore generale di Autocasión e AutoScout24, Nicolás Cantaert, sottolinea che la fusione tra i due ambiti vuole riequilibrare il mercato e responsabilizzare il concessionario restituendogli il suo potere contrattuale.

    L’obiettivo è quello di essere alleati e partner del  digitale per sviluppare soluzioni predittive e analisi dei dati che  permettano di progettare una politica dinamica di prezzi e di rotazione basata sulla storia dei veicoli e sul loro ciclo di vita.

    Ugo Marchiotto

     

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