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    Un’offerta al ribasso ritarda ancora l’inizio dei lavori per chiudere l’anello insulare

    Se l’impresa vincitrice riuscirà a dimostrare che la sua proposta per chiudere l’anello insulare è realizzabile, bisognerà comunque rimandare l’opera in appalto per realizzare due corsie per senso di marcia.

    La chiusura dell’anello insulare continua ad essere ostacolata dalla burocrazia e posticipata ormai da 10 anni.

    Lo scorso marzo non è stato possibile aggiudicare l’opera dal momento che il Tavolo di Contrattazione che si è riunito per conoscere il contenuto delle offerte presentate dalle A.t.i. (Associazione Temporanea di Imprese), ha espresso perplessità sull’importo presentato dai vincitori.

    Ancora una volta l’inizio di quest’opera tanto importante per lo sviluppo di Tenerife e fortemente voluta dal Governo delle Canarie e dal Cabildo di Tenerife è stato posticipato.

    L’offerta più bassa è stata presentata dalle imprese OHL, Sato, Excavaciones Bahillo e Asfaltos Bahillo per un importo di oltre 213 milioni e 400 mila euro.

    La cifra è risultata fortemente inferiore all’importo d’asta che è di 335 milioni di euro e del progetto che è stabilito in 365 milioni.

    Il Tavolo di Contrattazione ha dato un tempo limitato alla A.t.i. per dimostrare che l’offerta è fattibile e anche quando sarà comprovato, verrà richiesto alle imprese associate una garanzia che avvalori tale offerta e solo allora si arriverà all’aggiudicazione.

    Tutto questo necessita di tempo a cui si aggiunge la formalizzazione e la revisione della documentazione.


    Ma c’è di più.

    A distanza di dieci anni, il progetto per la chiusura dell’anello insulare ancora prevede una sola corsia per senso di marcia nel tratto di Erjos, che è lungo circa 5 km.

    La possibilità di ampliarlo a due corsie senza ricorrere a un nuovo appalto esiste e il regolamento lo ammette solo se rientra nel 20% dell’offerta vincente.

    Nel caso della chiusura dell’anello insulare, l’esecuzione di questa modifica al progetto renderebbe l’avvio dei lavori ancora più incerto perché si dovrebbe rimandare l’opera in appalto.

    In pratica, l’anello insulare a due corsie tarderà ancora a diventare realtà.

     

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