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    La differenza fra curare e avere cura di: un concetto importante in menopausa

    Quando l’attività delle ovaie cessa, varia bruscamente la produzione degli ormoni.

    Gli ormoni sono la sala regia dell’organismo, sono la sala regia della relazione fra corpo e mente, intervengono in modo significativo sulla macchina del nostro corpo ma anche sulla macchina della felicità.

    L’ipotalamo, il lobo limbico e la corteccia cerebrale,  sono le aree maggiormente interessate da un processo naturale e inevitabile, ma non inarginabile.

    L’ipotalamo regola la pressione sanguigna, la qualità e distribuzione delle ore di sonno, la temperatura del corpo (e le vampate di calore), il ritmo cardiaco.

    Il lobo limbico regola l’umore e la forza vitale.

    Non sono rari i casi di instabilità umorale e a volte di vera depressione, indotta in parte anche dalla mancanza di sonno e lo stato di maggiore debolezza.

    La corteccia cognitiva infine, è deputata al pensiero, la memoria, la concentrazione.

    Di qui la difficoltà crescente a ricordare nomi, concentrarsi su una lettura, imparare.


    Un misto di carenza ormonale e abitudini indotte dal malessere, genera la perdita del desiderio sessuale, la secchezza vaginale, la secchezza oculare, la perdita del tono muscolare.

    Il rapporto causa effetto in medicina è come le briciole di pollicino.

    A parte la necessaria assunzione di estrogeni, dosata e controllata da un medico di fiducia, vi sono abitudini del quotidiano che sono risposte elementari a problemi elementari.

    E’ importantissimo dormire bene e avere cura del minor carico di energie di cui si dispone.

    Una amica cinese cui tentai di prescrivere ginseng per uno stato cronico di stanchezza dovuta al troppo lavoro, mi guardò intensamente e mi diede una lezione di saggezza orientale che sempre ricordo: “Cula pel stanchezza… liposo”.

    Pertanto, “cura per assenza di sonno, innanzitutto, stancarsi”.

    E’ importante fare una vita attiva e aiutarsi con tisane di tiglio e camomilla la sera, e, fatte un certo numero di ore di  buon sonno, non disperarsi a letto, alzarsi e aggredire con positività la propria giornata.

    Considerato che il metabolismo subisce un rallentamento intorno al 15% in menopausa, regolare di conseguenza l’alimentazione.

    D’altronde dobbiamo mantenere un corpo che non cresce più, bando alle scuse, possiamo e dobbiamo mangiare con più giudizio di quando avevamo 20 anni.

    Lavorare sulla qualità è ancora più importante che ridurre la quantità.

    Eliminare l’alcool notturno e ridurlo in generale se si soffre di tachicardia da menopausa.

    Fare lunghe passeggiate e ritagliarsi momenti per coltivare l’armonia corpo-anima.

    Yoga, pilates, giardinaggio… sembra banale ma l’equilibrio neurovegetativo che va in sofferenza in menopausa non si deve solo “curare” con i farmaci, pure essenziali.

    Si deve un poco “cuidare” per usare un verbo spagnolo che amo particolarmente.

    Avere cura di, a volte, fa miracoli.

    E siccome uno dei sintomi della menopausa è la difficoltà di amare un corpo meno bello che richiede più cure per un aspetto meno brillante, la tendenza a lasciarsi andare è uno dei sintomi della menopausa contro il quale è importantissimo lottare con positività e dolcezza.

    Dott. Alessandro Longobardi

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