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    La tragedia di El Fausto, luglio 1968 – Arcipelago delle Canarie

    Era la mattina del 21 luglio del 1968 quando scoppiò la tragedia: il peschereccio El Fausto, proveniente da El Hierro e navigando verso La Palma, sparì per sempre nelle acque dell’Oceano, alimentando leggende su uno dei misteri più oscuri della storia delle Canarie e trascinando nel dolore le famiglie delle 4 persone a bordo, tre pescatori di Tazacorte e un meccanico di El Paso.

    A 50 anni di distanza dalla tragedia il drammaturgo Antonio Tabares ha scritto un’opera su quanto accaduto che, lo scorso 20 luglio, è stata messa in scena dalla compagnia teatrale Delirium a Tazacorte, dopo la presentazione in anteprima agli inizi del mese a Tacoronte.

    Fu infatti durante quel periodo che il peschereccio El Fausto lasciò Tazacorte per El Hierro, trasportando esplosivi per dissodare alcune piantagioni di banane a El Meridiano; l’equipaggio era composto dai fratelli Heriberto e Ramón Concepción e dal cugino Miguel Acosta, cui si unì il meccanico di El Paso Julio García che doveva fare ritorno a La Palma.

    Ma El Fausto mai approdò all’isola e si narra che 5 giorni più tardi dalla scomparsa, a circa 100 km da La Palma, un’imbarcazione britannica vide il peschereccio, rifornì l’equipaggio di acqua e cibo e lo aiutò a prendere la giusta direzione per il Venezuela, dove i 4 fuggirono secondo alcuni, vennero rapiti per altri, semplicemente affondarono secondo molti.

    Ma El Fausto riapparse, come un fantasma, a 1.700 km dal Venezuela nel mese di ottobre dello stesso anno, individuato da un mercantile italiano che lo trainò per evitare che affondasse.

    A bordo c’era solo il cadavere di Julio García e una pagina appartenuta a quello che poteva sembrare un diario.

    Tabares, che nella sua opera ha dato più rilievo al dolore delle 4 vedove rispetto all’evento misterioso in sé, ha spiegato che la stessa compagnia teatrale Delirium aveva richiesto un testo per soli personaggi femminili e che riguardasse il mare.

    Il Progetto El Fausto, così chiamato, ha incluso anche ricerche giornalistiche da parte del drammaturgo, al fine di poter realizzare un testo il più fedele possibile agli eventi.


    Scrivere El Fausto, ha specificato Tabares, è stato un lavoro molto emozionante e nel contempo impegnativo, considerando che l’episodio cui fa riferimento è ancora molto sentito tra le famiglie dell’isola e rappresenta una ferita nella coscienza collettiva di Tazacorte.

    dalla Redazione

     

     

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