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    Alla scoperta di Puerto de la Cruz, meraviglie del passato – seconda parte

    Foto da blog de cronicas portuenses

    Autentiche meraviglie del passato, testimonianze di una storia ricca e tormentata, gli edifici storici di Puerto de la Cruz sono molto amati dai numerosi turisti che ogni anno visitano la cittadina.

    Come il Castillo San Felipe, noto anche come Puerto Viejo, conservato in perfette condizioni e integrato tra le piscine del Club de Natación Martianez e la suggestiva spiaggia nera Playa Jardin.

    Il Castillo San Felipe protegge Puerto dal XVII secolo, avendo affrontato nel passato scorribande di pirati e corsari; realizzato su progetto dell’ingegnere Prospero Cassola nel 1634 ed edificato da Antonio Gallegos, il castello ha esercitato il suo ruolo difensivo fino al 1878, anno in cui venne disarmato.

    Di forma pentagonale, segue uno stile coloniale raffinato, con un fossato e un ponte fisso, prima mobile, che rappresentano l’unico punto di accesso.

    Foto da blog.daisalux.com

    Ristrutturato nel XIX secolo adottando la struttura architettonica con cui si presenta oggi, il Castillo San Felipe nel passato è stato anche ricovero per i malati, punto di infermeria per i feriti da battaglie, deposito e centro di tiro.

    Nel 1949 è stato dichiarato Monumento Storico Artistico e grazie all’intervento di restauro  dell’Ayuntamiento iniziato alla fine del 1993, oggi ospita uno spazio culturale dove vengono celebrati concerti di musica classica, letture di poesie, mostre ed eventi artistico culturali, rendendolo uno degli assi più importanti di Puerto.

    Il Castillo San Felipe è situato sul lato ovest di Puerto, a circa 900 metri dal centro storico e accanto a Playa Jardin.

    Un’altra meraviglia del passato oltre che elemento simbolico che identifica Puerto come un’icona suggestiva e speciale, è il Peñón del Fraile da dove si può godere un’ampia panoramica della costa.


    La storia insegna che i religiosi solevano percorrere calle San Felipe fino al Peñón del Fraile, eretto in memoria di Juan de Jesús nel 1687.

    Il luogo è perfetto per ritirarsi in preghiera o in meditazione e la croce che svetta sulla roccia più alta, secondo le leggende, nasconde in realtà il tesoro del pirata Caraperro.

    Nel 1814 il Peñón del Fraile subì una grande ristrutturazione grazie al genovese don Luis Lavaggi, di Casa de Cólogan, che fece costruire una scala terminante in una piccola terrazza circolare che include la croce.

    Durante las Fiestas de Mayo è qui che si celebrano balli e cerimonie addobbando la terrazza che diventa, solo per l’evento, una piccola cappella fatta di tessuto.

    di Ilaria Vitali

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