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    Tenerife, il mistero è di casa

    Il mistero che avvolge fenomeni inspiegabili, leggende e storie che si sono susseguite nel corso della storia dell’isola di Tenerife, è ancora argomento molto sentito dagli appassionati del genere.

    Anche gli abitanti ne conservano ancora ricordi e tradizione.

    Ogni città, e talvolta ogni quartiere, ha le proprie storie su personaggi particolari, eventi clamorosi al di là di ogni immaginazione.

    Esistono luoghi emblematici teatro di strani accadimenti e zone dove si narra che nel passato si riunissero le streghe.

    Nel corso di tre decenni molto del mistero che ha avvolto particolari fatti o luoghi è andato perduto con chi ne conservava ancora il ricordo, mai trascritto e solo diffuso oralmente.

    Ma ancora oggi esistono edifici, chiese, addirittura barrancos dove la leggenda è rimasta, a dispetto del tempo trascorso.

    Uno dei luoghi indubbiamente più emblematici è il barranco de Badajoz a Güímar.

    Qui gli eventi avvolti da mistero si sprecano, tanto che qualcuno riterrebbe esagerata la fama che si è creata al riguardo.


    Quel che è certo è che tra gli appassionati di mistero, quello del barranco de Badajoz è uno tra i più studiati.

    Proprio perché racchiude più storie, come l’adorazione della Virgen de Candelaria da parte dei templari o di riti guanches svoltisi in epoche remote, apparizioni di ragazze scomparse nel nulla e di luci inspiegabili.

    Casa Lercaro, a La Laguna, deve la sua fama di luogo del mistero a un fantasma di donna.

    Catalina Lercaro è morta suicida il giorno delle nozze con un uomo scelto per lei dalla famiglia per motivi economici e di prestigio.

    Pare che ancora oggi il suo fantasma vaghi tra le stanze della casa generando rumori improvvisi, alterazioni di luci e apparecchiature elettriche, sbalzi di temperatura e profumi insoliti.

    Leggenda o verità, casa Lercaro è uno dei luoghi più visitati ma dove anche gli studiosi dell’insondabile non hanno ancora incontrato veramente il fantasma di Catalina.

    La Fuente de Pedro a Los Realejos è invece l’unico luogo di tutto l’Arcipelago ad aver ospitato un episodio di apparizione mariana in tempi recenti.

    Il 6 di giugno del 1992 Justina Rodríguez riuscì a richiamare l’attenzione di oltre 2.000 persone affermando di vedere la Madonna e di riceverne i preziosi messaggi.

    E se vi sono persone che hanno atteso inutilmente una benché fugace apparizione, ve ne sono alcune che ancora ricordano che molti anni prima di quel 1992 si erano verificati, nello stesso punto, incontri misteriosi e apparizioni inspiegabili di luci.

    Ma il mistero nell’Arcipelago non è legato solo ad avvenimenti pseudo religiosi o appartenenti a un tempo lontano.

    Lo testimoniano i fatti avvenuti a Montaña Roja, a El Médano, Granadilla, dove in molti sarebbero riusciti a scattare immagini di ipotetici UFO solcare i cieli.

    Ancora oggi pare che di tanto in tanto gli avvistamenti continuino.

    Più inquietanti sono gli episodi che riguardano Casa de Frías a Güímar, dove un tempo sorgeva una fattoria agricola e di cui oggi rimangono solo alcune pareti diroccate avvolte dalla vegetazione.

    Nella prima metà del XX secolo le famiglie dei due pastori che vivevano nella fattoria sperimentarono un susseguirsi di terrificanti fenomeni che vennero classificati come il più pauroso X-File di Tenerife.

    Oscure presenze che si muovevano tra la vegetazione, misteriose voci minacciose provenienti dai pini, pioggia di pietre dorate, levitazione di oggetti e bambine gettate a terra da invisibili entità sono alcuni dei fenomeni più conosciuti dalla tradizione popolare.

    La Cueva di Achbinico a La Candelaria è uno dei luoghi più visitati insieme all’eremo di San Blas, ma pochi conoscono la storia magica che si nasconde dietro quella più nota di carattere mariano.

    Prima di essere luogo di culto della Vergine de La Candelaria, la Cueva e l’eremo pare venissero utilizzati dai Guanches per venerare divinità pagane.

    La forte componente energetica ancora presente nel luogo è stata ripetutamente evidenziata da esperti del settore che ogni anno indagano con sofisticata strumentazione le pareti rocciose testimoni di incisioni misteriose.

    Il lugar pesado, o luogo pesante, è il nome con cui gli abitanti di San Juan de la Rambla chiamano la località de La Matanza, dove oggi si trova il parco ricreativo La Tahona.

    Un tempo infatti questa porzione di foreste era accuratamente evitata dalle persone sole.

    Infatti, soprattutto durante certe ore del giorno, si ricordano episodi occorsi in più occasioni che riguardavano apparizioni di streghe, fantasmi, inseguimenti da entità a cavallo o da soldati spettrali.

    In seguito si scoprì che proprio La Matanza fu teatro di una sanguinosa battaglia tra i pochi Guanches rimasti e i conquistadores spagnoli.

    Qualcuno afferma ancora oggi che molta di quella energia negativa sia rimasta prigioniera in questo luogo.

    di Ilaria Vitali

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