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    Gli investimenti immobiliari crescono del 70% rispetto al 2016

    A giudicare dai dati, il denaro torna prepotentemente al mattone, così come attestato dall’impennata subita dagli investimenti immobiliari che nel periodo gennaio – giugno 2017 sono del 70% in più rispetto all’analogo periodo del 2016, vale a dire 6000 milioni di euro.

    Il consulente della JLL, la compagnia americana di investment management specializzata in real estate nonché fornitrice dei dati relativi al volume degli investimenti immobiliari, anticipa che il momento particolarmente eccellente che attraversa il mercato è destinato a migliorare tutti i segmenti aziendali annessi con un incremento tra il 10 e il 16% in più rispetto al 2016.

    In particolare è il mercato del retail quello con il maggior numero di investimenti tra gennaio e giugno, vale a dire quello che ha registrato, con 2.400 milioni di euro, un incremento del 188%.

    All’aumento ha di certo contribuito la vendita del centro commerciale Xanadù, così come la quota proporzionale di vendita del Edificio España di Madrid, di cui il 51% del totale del prezzo di vendita corrisponde al retail e il restante 49% al settore alberghiero.

    A seguire i volumi di investimento di uffici, negozi e alberghi, con una previsione di investimenti pari a 1.200 milioni di euro.

    Nel caso specifico dei negozi, questa cifra rappresenterebbe un incremento del 55% a fronte dei 775 milioni di euro dello scorso anno, che sarebbe stato ripartito tra gli oltre 520 milioni relativi alla sola città di Barcellona e tra i circa 700 milioni di Madrid.

    Ed è nella capitale catalana che si è superato già il livello di investimenti immobiliari realizzato nel 2016, con 512 milioni di euro, e che denota il forte interesse che ha caratterizzato questa prima metà dell’anno.

    Le operazioni più strategiche che riguardano Barcellona comprendono l’acquisto della Torre Agbar per 142 milioni di euro da parte della Merlin Properties e la sede del Banco Popular, da parte di Hines, per 90 milioni di euro, mentre a Madrid si segnala l’acquisto del Parque Isla de Chamartín per 103 milioni di euro.


    Per quel che concerne il mercato alberghiero, il volume di investimenti previsto comporterà un incremento del 69% rispetto ai 711 milioni di euro dello stesso periodo del 2016 e gli investitori, che nel passato anno si erano concentrati su Madrid e Barcellona, concentreranno l’attenzione sulle coste spagnole e in particolare sulle spiagge, dove far sorgere alberghi di lusso.

    Un cambio di tendenza, spiegano gli esperti della JLL,  che è da ritenersi come un serio interesse verso il settore turistico, considerando il particolare momento di crescita costante di quest’ultimo, che potrà garantire rendimenti più alti rispetto a quelli degli investimenti urbani.

    Per quanto riguarda il settore residenziale, le cifre messe a disposizione supereranno i 780 milioni di euro, vale a dire il 136% in più rispetto al 2016 quando si erano raggiunti i 330 milioni, denotando che gli investimenti immobiliari nel tessuto cittadino sono ancora estremamente attrattivi.

    Lieve calo infine per il settore della logistica, che con 400 milioni di euro scende dell’11,7% anche se, stando alle stime della JLL, vi sono buoni elementi di recupero entro la fine del 2017, con investimenti che supereranno i 1.000 milioni di euro, quando nel 2016 sono stati 819.

    dalla Redazione

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