(di Ilaria Vitali)
I dati provengono dalla MAPAMA, il Ministerio de Agricultura y Pesca, Alimentación y Medio Ambiente della Spagna, e sono relativi al bilancio degli incendi per l’anno 2016 su tutto il territorio nazionale, dove il 15% della superficie totale andata in fumo si trovava nell’Arcipelago Canario.
Un totale nazionale di 62.830 ettari svaniti nel fuoco che rappresentano il 35% in meno rispetto alla media del decennio e il 22,1% in meno rispetto allo scorso anno.
Il bilancio incendi dell’arcipelago si chiude tutto sommato positivamente se confrontato a quello del 2015 ma non se si considerano il numero dei cosiddetti grandi incendi e il 2016 sarebbe il quinto anno rispetto al passato decennio con più incendi che hanno interessato oltre 500 ettari di territorio.
Ad avere innalzato il numero dei grandi incendi e la percentuale dell’area boschiva andata in fumo, è stato indubbiamente il terribile incendio che ha riguardato La Palma, che ha distrutto gran parte dell’isola.
In particolare la sola La Palma ha perso il 47,64% dell’area boschiva del nord ovest, il 20,40% delle aree sul Mediterraneo e il 17,17% delle comunità interne.
Confrontando analiticamente i dati nazionali, si scopre inoltre che nel 2016 ci sono stati 22 grandi incendi boschivi, solo 1 in meno alla media del decennio ma ben 8 in più rispetto al 2015, mentre fino al mese di novembre il totale degli incidenti è stato di 8.476, di cui 6.296 relativi a superfici di non oltre 1 ettaro e 2.180 relativi a superfici tra 1 ettaro e 499.
Il MAPAMA segnala inoltre che il 43,26% degli incidenti si è verificato nel nord ovest dell’intera nazione, il 33,82% nelle comunità interne, il 21,92% nelle aree affacciate sul Mediterraneo e l’1% nelle isole Canarie che, malgrado la bassa percentuale, ha comportato alla distruzione di zona boschiva per il 14,79%.
I dati che riguardano prettamente solo le aree boschive a livello nazionale sono sconfortanti, visto che il territorio spagnolo ha perso durante il 2016 il 48,73% dell’area del nord ovest, il 24,33% delle aree sul Mediterraneo e il 6,76% nelle Canarie.