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    L’Europa bacchetta le Canarie: due aeroporti troppo costosi

    aircraft-513641_1280L’Europa bacchetta le Canarie: due aeroporti troppo costosi

    di Ilaria Vitali

    L’Europa, attraverso una recente sentenza della Corte dei Conti, ha espresso il proprio disappunto sull’organizzazione aeroportuale spagnola.

    Dopo una disamina di una ventina di aeroporti finanziati dall’UE in cinque stati membri (Estonia, Grecia, Spagna, Italia e Polonia), la Corte dei Conti ha concluso che degli 8 aeroporti delle Canarie, 2 di essi non solo non hanno soddisfatto le previsioni di investimento, ma la loro esistenza non è più sufficientemente giustificata.

    I 2 aeroporti in questione sono quelli di La Palma e Fuerteventura che hanno ricevuto negli anni passati i finanziamenti europei per lavori di ampliamento.

    Il servizio ai passeggeri in entrambi gli aeroporti è notevolmente migliorato ma la redditività non ha raggiunto le previsioni.

    In generale la Corte dei Conti ritiene che la Spagna, e non solo l’arcipelago canario, non abbia correttamente organizzato i propri aeroporti, non disponendo di un piano generale comune di coordinamento di tutte le strutture.

    I due aeroporti canari insieme a quelli di Vigo, Napoli, Catania, Crotone, Heraklion, Salonicco, Rzeszow e Tallinn hanno causato un superamento del budget pari a 95.500.000 euro.


    La Palma, secondo i dati, detiene la bandiera nera con 25,6 milioni di euro stanziati per ampliamento di pista e realizzazione di due parcheggi aggiuntivi mai utilizzati.

    Fuerteventura, dal canto suo, con un progetto di 21 milioni di euro ha ampliato il terminal triplicandolo, ha aggiunto 14 gates e 8 caroselli per i bagagli sulla base di una previsione di 7,5 milioni di passeggeri contro gli abituali 4,3 milioni.

    L’obiettivo dell’incremento passeggeri è stato raggiunto ma il nuovo aeroporto si è rivelato eccessivo per le reali necessità, tanto che se entro il 2030 non verrà totalmente utilizzato, ne verrà chiusa una parte al fine di ridurre i notevoli costi di manutenzione.

    Il mercato dell’aviazione spagnola è uno dei più grandi d’Europa che ha visto, con il boom economico degli anni ’70, un aumento degli investimenti.

    Ma la successiva recessione ha avuto un impatto devastante sul numero dei passeggeri che è diminuito dal 20 al 52% a seconda dei periodi.

    Conseguentemente a questo severo appunto della Corte dei Conti, un team di ricercatori del Dipartimento di Geografia dell’Università di Murcia ha pubblicato i risultati di uno studio del fenomeno del declino passeggeri negli aeroporti spagnoli, evidenziando una effettiva mancanza di organizzazione aeroportuale efficace.

    A questo punto però verrebbe da domandarsi dove sta l’errore, se in una errata previsione da parte delle autorità spagnole o in una superficiale valutazione da parte dell’UE in fase di erogazione contributi.

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