More

    Protagonista invisibile, ma di importanza fondamentale, quando si parla di immersione e apnea, è il diaframma.

    Questo muscolo, è il vero regista della respirazione e la sua efficienza può fare la differenza tra una discesa controllata e un’esperienza difficoltosa.

    Il diaframma: il motore silenzioso del respiro

    Il diaframma è un muscolo a cupola che separa la cavità toracica da quella addominale. Durante l’inspirazione, si contrae e si abbassa, creando un vuoto che permette ai polmoni di riempirsi d’aria. Nell’apnea e nell’immersione, questo meccanismo assume un’importanza strategica: più il diaframma è allenato ed elastico, maggiore è la capacità polmonare utilizzabile e più efficace è la gestione dell’aria disponibile.

    L’apnea non è solo questione di fiato, ma anche di controllo.

    Nell’apnea statica o dinamica, il diaframma deve lavorare in sinergia con la muscolatura addominale e intercostale per ottimizzare il volume respiratorio. Chi pratica immersione sa quanto siano cruciali la calma, la gestione dell’ansia e la padronanza del proprio respiro. Un diaframma flessibile e ben funzionante permette una maggiore economia respiratoria e una migliore tolleranza all’ipercapnia (l’aumento di CO₂ nel sangue), prolungando così l’apnea in sicurezza.

    Il punto di vista osteopatico

    Dal punto di vista osteopatico, il diaframma non è solo un muscolo respiratorio, ma anche un crocevia funzionale tra diverse strutture corporee: rappresenta infatti il collegato tra colonna vertebrale, psoas, muscoli intercostali e interagisce con il sistema fasciale e viscerale. Un suo malfunzionamento può influenzare la postura, la mobilità toracica e la regolazione del sistema nervoso autonomo.

    L’osteopatia può intervenire per migliorare l’elasticità e la funzionalità del diaframma, favorendo un respiro più profondo e fluido, utile non solo per l’apnea ma anche per ridurre eventuali compensi posturali che potrebbero influenzare negativamente l’immersione.


    Esercizi mirati e consapevolezza corporea

    Allenare il diaframma non significa solo fare esercizi respiratori. Si tratta infatti di un lavoro che coinvolge consapevolezza, rilascio delle tensioni e mobilità del torace. Tecniche come la respirazione diaframmatica profonda, lo stretching respiratorio, il lavoro miofasciale e la mobilizzazione osteopatica sono strumenti efficaci per affinare i gesti respiratori.

    Conclusione

    Per chi pratica apnea o immersione, il diaframma non è solo un muscolo ma un alleato prezioso. Allenarlo e mantenerlo in salute è fondamentale, sia in termini di prestazione che di sicurezza. Con l’aiuto dell’osteopatia è possibile rendere questo muscolo ancora più efficiente e reattivo, migliorando la qualità del respiro e di conseguenza, dell’esperienza in acqua.

    di Dott. Francesco Collina Tel.(+39) 339 336 8686
    osteopata-bologna.com
    Seguimi su facebook:  https://www.facebook.com/bolognaosteopata

    Articoli correlati