
La differenza tra Stoccafisso e baccalà è molto semplice e tutto parte dal merluzzo, il pesce fresco tipico dell’Atlantico settentrionale da cui si ottengono 2 prodotti diversi: il baccalà e lo stoccafisso.
La differenza tra questi due è facile da individuare: il baccalà è merluzzo salato; lo stoccafisso è merluzzo essiccato all’aria (che qui in Spagna non si trova, ma va bene anche quello sotto sale o surgelato).
Scopriamo come preparare questo piatto dove “stocco” sta per stoccafisso e “mammolese” per Mammola, il borgo calabrese che ha dato origine a questa ricetta
Lo stocco alla mammolese è una ricetta tipica calabrese, precisamente del piccolo borgo di Mammola, in provincia di Reggio Calabria.
Secondo la tradizione di queste parti, lo stoccafisso viene cotto con patate, salsa di pomodoro, olive, capperi e peperoncino per un’esplosione di sapori.
Per preparare questo piatto dovete prima di tutto ammollare lo stoccafisso che, ricordiamo è merluzzo essiccato all’aria (a differenza del baccalà che è merluzzo sotto sale).
Ingredienti:
1 Kg stoccafisso ammollato o baccalà surgelato o sotto sale
1 Kg patate medie
600 g pelati o salsa
3 peperoncini abbastanza piccanti
2 cipolle rosse
olive (meglio nere) snocciolate in salamoia
capperi sotto sale o in salamoia
olio extravergine di oliva
sale
Per la ricetta dello stocco alla mammolese, sbucciate le patate e dividete ciascuna in 4 spicchi.
Soffriggete in un tegame (meglio se di terracotta) le cipolle affettate con 5 cucchiai di olio per 2-3 minuti; unite il pomodoro e fate cuocere per 5 minuti, regolando di sale.
Aggiungete anche le patate e proseguite la cottura per 7-8 minuti bagnando con un mestolo di acqua, se il sugo si asciuga.
Aggiungete lo stoccafisso a pezzi, 3 cucchiai di olive, 1 cucchiaio di capperi dissalati e i peperoncini e proseguite la cottura per 20 minuti, mescolando delicatamente di tanto in tanto, finché le patate non saranno cotte.
Servite lo stocco insaporendo a piacere con foglioline di timo fresco.
Bina Bianchini