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    Il 7% delle auto in coda a Tenerife sono guidate da turisti

    Il vicepresidente del Cabildo auspica “un maggiore e migliore utilizzo dell’autobus”, la sindaca di Arona denuncia il “malfunzionamento” del trasporto pubblico e il CEST chiede lavori rapidi.

    Solo il 7% dei viaggi a Tenerife nelle ore di massima congestione del traffico è effettuato da turisti con auto a noleggio.

    Il restante 93% è costituito da automobilisti residenti sull’isola.

    Lo ha sottolineato il vicepresidente del Cabildo, Lope Afonso, in occasione dell’ultimo Meeting Point in cui ha illustrato le principali misure promosse dall’istituzione isolana per alleviare un problema che si presenta quotidianamente sulle autostrade del Sud e del Nord.

    A Tenerife ci sono 840 auto ogni mille abitanti e l’80% degli spostamenti avviene con veicoli privati, secondo gli ultimi studi sulla mobilità.

    In attesa che le grandi infrastrutture in corso (alcune in fase di realizzazione e altre già aggiudicate) vadano in porto, parte della soluzione, secondo Afonso, consiste nel ridurre la domanda di spostamenti.

    A tal fine, auspica un “maggior uso, ma anche un miglior uso” dell’autobus – il Cabildo si è posto l’obiettivo di portare il numero di passeggeri dal 6% al 15% entro la fine dell’attuale mandato – con servizi che facilitino gli spostamenti scaglionati ed evitino, per quanto possibile, la coincidenza della maggior parte degli utenti sulla stessa scala temporale, pur riconoscendo che “incoraggiare la mobilità collettiva non è sufficiente”.

    In questo senso, ha indicato altre misure che vanno nella stessa direzione, come il protocollo firmato con l’associazione dei datori di lavoro alberghieri Ashotel per cercare di “programmare” la mobilità dei lavoratori del settore turistico in aree come Costa Adeje, con un’alta concentrazione di alberghi e, quindi, di lavoratori, attraverso misure come il trasporto su richiesta con un’applicazione che Titsa ha messo a disposizione di questo protocollo.

    Una terza azione, ha spiegato Afonso, prevede il “decentramento” di alcuni servizi per avvicinarli ai cittadini del sud e del nord dell’isola.


    “Il Cabildo sta progettando di affittare o acquisire beni immobili per ampliare la gamma dei servizi e facilitare le procedure amministrative”, ha detto.

    Da parte sua, la sindaca di Arona, Fátima Lemes, si è detta favorevole a “lavorare fianco a fianco” con il Cabildo e ha annunciato la prossima creazione del Comitato per i trasporti e la mobilità.

    La consigliera ha sottolineato che il suo comune, il più popolato del sud, è anche quello con il maggior traffico stradale della regione.

    Ha anche denunciato il fatto che il trasporto pubblico funziona “molto male”, poiché non è adattato, ha detto, alla dispersione territoriale o alle esigenze dei cittadini.

    Dopo aver lamentato l'”abbandono” delle infrastrutture stradali ad Arona, ha chiesto di “agire subito” mentre procedono le grandi opere, “che sono molto necessarie”, poiché “aspettare non è efficace e siamo già troppo in ritardo”.

    Per quanto riguarda la congestione del traffico a Los Cristianos e intorno al porto, Fátima Lemes ha chiesto di “sedersi subito per valutare il traffico di merci e quali possibilità ci sono con il porto di Granadilla in termini di percorsi alternativi o altri tipi di azione”.

    Il presidente del Círculo de Empresarios y Profesionales del Sur de Tenerife (CEST), Javier Cabrera, ha ribadito la necessità di avviare “al più presto” i progetti già aggiudicati, come il falso tunnel della TF-1 tra Playa de Las Américas e Fañabé, con un budget di 90 milioni di euro, e ha chiesto che “le revisioni tecniche non comportino un nuovo ritardo”.

    Ha inoltre chiesto che i lavori per la terza corsia tra San Isidro e Los Cristianos “inizino immediatamente, soprattutto nel tratto da Oroteanda a Los Cristianos, dove si trova il collo di bottiglia”.

    Javier Cabrera ha chiesto di “non continuare a perdersi in pianificazioni e discussioni” e ha auspicato interventi “chirurgici”, in riferimento a opere minori, in attesa che vengano completate le grandi infrastrutture stradali.

    “Aiuterebbero a superare la situazione di collasso che stiamo subendo”, ha aggiunto.

    Bina Bianchini

     

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