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    L’infiammazione cronica dell’organismo: la malattia del “volemose bene” (un pochino di più)

    Buon anno pazienti amici e amici pazienti.

    Ho pensato di scrivere, per iniziare l’anno, su un argomento che mi sembra la sintesi di ciò che ho visto passare in ambulatorio durante il 2023: lo stato di infiammazione cronica.

    E’ assolutamente in tema con gli anni difficili che abbiamo attraversato, è un segnale di mal vivere, il modo in cui l’organismo ci dice che non dobbiamo cambiare qualcosa ma tutto.

    La malattia del todo nada, del malvivere, delle persone che per guarire devono innanzitutto imparare a ascoltare se stesse.

    E’ una patologia che si insinua in maniera progressiva, può avere fasi acute in cui si specializza in un’area del nostro organismo ma è assai più temibile quando cronicizza e diventa sistemica raggiungendo ogni singolo angolo del nostro essere e interferendo sull’intero stile di vita.

    Il sangue, si fa carico di trasportare in tutto il corpo i cosiddetti marcatori proinfiammatori, come le citochine, tristemente note per essere il veicolo prediletto dalla super infiammazione prodotta dal covid.

    Questa circostanza crea un terreno propizio per un ventaglio molto ampio di patologie particolari che curate come causa, non come conseguenza, si avvicendano e si ripresentano ciclicamente, senza mai giungere a un ritrovato stato di buona salute.

    Quali sono i segnali per capire quando soffriamo uno stato di infiammazione cronica e dobbiamo fare analisi approfondite per non essere fuorviati dai sintomi trasversali?

    Segnali inviati dal metabolismo: fame irrazionale e disordinata, difficoltà a perder peso anche con dieta e ginnastica, glucosio alle stelle.


    Segnali inviati dall’apparato digestivo: gonfiore digestivo, acidità, reflusso gastrico, crampi addominali.

    Segnali del sistema nervoso: insonnia, difficoltà di concentrazione, vuoti di memoria, stanchezza cronica fisica e mentale.

    Segnali ormonali: alterazioni del ciclo, diminuzione del desiderio sessuale.

    Segnali dermatologici: acne, eczemi, dermatiti ricorrenti, eruzioni cutanee improvvise di difficile connessione con cause certe.

    Però cosa ci dicono in sintesi questi sintomi?

    Che il meccanismo automatico di liberazione di istamine che consente il concatenarsi di azioni automatiche necessarie per far fronte agli stati infiammatori è andato fuori controllo.

    Che la relazione causa effetto fra gli stimoli fisici e la pressione psicologica del mondo esterno e le meccaniche di cui disponiamo per tenere il nostro organismo in equilibrio e in salute ha bisogno di fare il tagliando.

    Non si ricorda più come si fa.

    Il primo passo che vi suggerisco di fare è apportare due cambiamenti semplici ma radicali, quando dico radicali, intendo che debbono essere un punto e a capo, senza eccezioni.

    Purificate il vostro corpo.

    Accettate le rinunce necessarie per consentirgli di risanarsi dal di dentro.

    Eliminate TUTTE le bevande gasate, i conservanti, i cibi raffinati, precotti, colorati.

    Eliminate le ricette complicate, mangiate il giusto per vivere e lasciate che il vostro corpo consumi le riserve in eccesso più che per ridurre il volume del giro vita per svuotare gli accumuli di sostanze nocive.

    Fate un qualche cambiamento radicale nello stile di vita.

    Davvero radicale e davvero definitivo per piccolo che sia.

    Dite alla vostra anima che avete deciso di amarvi un poco di più, mandate un segnale di amore al vostro corpo e al vostro spirito.

    Solo se avete fatto questo, procedete con delle analisi approfondite e periodiche per monitorare le “sacche” di malessere ed eventualmente dare un aiuto farmacologico.

    Ma sappiate che l’infiammazione cronica non si cura con i farmaci.

    Si cura dando amore al nostro corpo e alla nostra anima.

    Con i farmaci si curano le conseguenze a volte anche molto gravi, di una infiammazione cronica, ma lo capisce un bimbo, se non si interviene sulla causa, per quanto possiamo spendere una fortuna in medici, farmaci, integratori, staremo mentendo a noi stessi e sarà una bugia con le gambe corte che ci riporterà dritti nella sala d’aspetto di un Dottore.

    Buon anno a tutti, amatevi di più, buttate la panna, la coca cola e la “tempura” congelata.

    Dott. Alessandro Longobardi

     

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