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    La “Red Canaria Contra la Crueldad Animal”

    La “Red Canaria Contra la Crueldad Animal” rifiuta “l’uccisione di cani e gatti” “promossa da alcuni movimenti ecologisti”

    “Certi movimenti ecologici e scientifici che promuovono il trattamento degli animali come rifiuti organici, sparano in testa ai nostri cani e gatti!”.

    Le Isole Canarie aboliscono la controversa norma che consente di cacciare cani, gatti e furetti.

    La Rete Canaria contro la Crudeltà Animale ha diffuso un comunicato stampa in cui pone particolare enfasi sulla necessità di “proteggere l’ambiente dagli animali abbandonati e selvatici”, sottolineando però che è fondamentale che ciò avvenga sempre “con metodi civili ed etici di cattura e controllo”.

    In questo modo, annunciano che chiederanno “che le nuove autorità canarie prendano coscienza del livello di sensibilità verso gli animali della maggior parte della società canaria e li trattino senza causare loro inutili sofferenze, gratuitamente e con empatia”.

    I difensori degli animali, le associazioni di quartiere e i cittadini concordano sul fatto che l’ambiente deve essere protetto dagli animali abbandonati e selvatici, ma sempre con metodi civili ed etici di cattura e controllo, mai con sistemi selvaggi, disumanizzati e immorali di far esplodere il cranio di questi poveri animali indifesi, che non hanno colpa di nulla e che cercano solo di sopravvivere e non morire di fame.

    Quali sono le implicazioni morali e psicologiche dell’uccisione di animali per risolvere il problema dei cani e dei gatti abbandonati e selvatici?

    La psicologia patologica descrive la crudeltà verso gli animali come una mancanza di maturità e di sviluppo, chiamata disturbo dissociale, secondo il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali.

    La mancanza di morale è caratterizzata da interesse personale e pragmatismo.


    Tutto è subordinato al raggiungimento di risultati rapidi ed economici, indipendentemente dalla sofferenza gratuita e inutile causata, come nel caso di cani, gatti, animali selvatici e abbandonati.

    Sia il Disturbo Dissociale che il Disturbo Antisociale di Personalità sono legati alla mancanza di moralità e di empatia in chi ne soffre.

    Secondo gli studi di PHILLIP KAVANG, livelli più elevati di punteggio del Disturbo Dissociale sono associati a un maggior numero di atti di crudeltà verso gli animali e a comportamenti più negativi nei loro confronti.

    Il movimento animalista, in difesa degli animali e contro la crudeltà nei loro confronti, è nato nel luglio 2012 con LA DICHIARAZIONE DI CAMBRIDGE.

    È stata creata da 13 importanti neuroscienziati provenienti da istituzioni rinomate, come il Caltech, il Mit, il Max Planck Institute, alla presenza di Stephen Hawking. Hanno firmato una dichiarazione che afferma l’esistenza della coscienza negli animali non umani.

    Che differenza di empatia, sensibilità, etica e morale tra gli scienziati della dichiarazione di Cambridge e certi movimenti ambientalisti e scienziati che promuovono il trattamento degli animali come rifiuti organici, sparando in testa ai nostri cani e gatti!

    Per questi motivi chiederemo alle nuove autorità canarie di prendere coscienza del livello di sensibilità verso gli animali della maggioranza della società canaria e di trattarli senza causare loro inutili sofferenze, gratuitamente e con empatia.

    Michele Zanin

     

     

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