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    L’82% dell’occupazione turistica nelle Isole Canarie è concentrata in 13 comuni

    L’82% dei posti di lavoro generati dal turismo nell’arcipelago si trova nelle 13 destinazioni che compongono l’Associazione dei Comuni Turistici delle Canarie (AMTC), secondo il primo atlante municipale dell’apporto del turismo in Spagna redatto da Exceltur.

    Il rapporto valuta la posizione dei comuni spagnoli in termini di rilevanza per il turismo e tra gli aspetti esaminati c’è il volume di posti di lavoro direttamente collegati al turismo, basato sui dati degli affiliati alla Sicurezza Sociale comunale, come indicatore principale per approssimare il contributo sociale del turismo alle diverse società locali.

    Un indicatore che rivela l’occupazione diretta generata dal turismo in ogni comune, senza considerare l’occupazione indiretta o indotta o il contributo sociale totale generato dall’attività, ha dichiarato l’AMTC in un comunicato stampa di sabato.

    Il rapporto offre una radiografia del turismo a livello nazionale, concludendo che la principale attività economica del Paese guida la creazione di occupazione monopolizzando i grandi centri di servizio.

    Nel caso delle Isole Canarie, il rapporto riguarda il turismo nei 29 comuni in cui l’attività è più importante e il dato sull’occupazione diretta è di 119.127 posti di lavoro, di cui 97.938 nelle 13 destinazioni dell’AMTC, cioè l’82% del totale.

    In particolare, l’occupazione turistica a San Bartolomé de Tirajana è di 21.230 posti di lavoro; ad Adeje, 18.570; ad Arona, 18.838; a Mogán, 7.374; a Tías, 5.871; a Pájara, 8.683; a Yaiza, 6.196 e a La Oliva, 3.641.

    Inoltre, a Teguise i posti di lavoro generati dal turismo sono stati 3.732; a Puerto de la Cruz, 5.433; ad Antigua, 1.830; a Santiago del Teide, 1.785 e a Guía de Isora, 2.800.

    Il rapporto Exceltur sottolinea “la crescente necessità di gestire al meglio lo sviluppo turistico a livello locale”.


    Tra le principali riflessioni lasciate dal documento troviamo la richiesta di “una maggiore leadership municipale per implementare la pianificazione e la gestione del turismo secondo nuovi schemi di governance e linee di lavoro più allineate alle nuove sfide dello scenario turistico e globale”.

    “Le destinazioni costiere giustificano una maggiore priorità da parte dello Stato a causa delle sfide strutturali e competitive che devono affrontare e della loro grande rilevanza nell’offerta e nella domanda turistica spagnola”, si sottolinea.

    “La rilevanza del turismo nei comuni spagnoli che si riflette in questo Atlante richiede la massima priorità di attenzione in molte delle loro politiche comunali e modelli di governance, con una visione più trasversale e ambiziosa per il futuro”, si sottolinea.

    Tra le altre richieste, si chiede di “sfruttare le sinergie e le economie di scala derivanti dalla collaborazione con altri Comuni e organismi sovracomunali per ottenere un maggiore sostegno”.

    Chiede inoltre di “sfruttare l’applicazione delle nuove tecnologie per una migliore valorizzazione delle risorse turistiche, di investire in spazi pubblici sicuri con un’alta qualità di vita per i residenti e di promuovere un maggiore impegno sociale e ambientale pubblico-privato nel Comune”.

    Sono tutte richieste che l’AMTC ha portato avanti fin dalla sua creazione e, soprattutto, a seguito del turismo zero 2020, e che ora trovano un referendum in questo rapporto Exceltur, aggiunge l’ente.

    Exceltur è un’associazione senza scopo di lucro, composta da 33 aziende tra le più rilevanti dell’intera catena del valore del turismo e dei sottosettori del trasporto aereo, ferroviario, marittimo e terrestre, della ricettività, delle agenzie di viaggio e dei tour operator, dei mezzi di pagamento, dell’autonoleggio, degli ospedali turistici e dei centri di prenotazione.

    Franco Leonardi

     

     

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