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    Basta con i gruppi di ciclisti: la DGT multa i ciclisti che viaggiano in gruppo

    I ciclisti sono uno dei gruppi più vulnerabili sulle strade pubbliche, per questo devono prendere le massime precauzioni e rispettare le regole della strada.

    Tuttavia, molti di loro non conoscono o non rispettano alcuni degli obblighi imposti dal Regolamento generale del traffico e dalla corrispondente Ordinanza comunale sul traffico.

    Per questo motivo, la DGT impone una multa per la guida in plotone.

    La DGT spiega che il mancato rispetto di queste norme può mettere a rischio la sicurezza dei ciclisti e degli altri utenti della strada, oltre a comportare sanzioni pecuniarie fino a 1.000 euro.

    Di seguito, passiamo in rassegna alcune delle infrazioni più comuni commesse dai ciclisti e le relative multe, secondo quanto riportato dalla Direzione generale del traffico (DGT) sul suo sito web e sui suoi social network.

    L’uso del casco è obbligatorio per i ciclisti sulle strade interurbane, cioè fuori dai centri abitati.

    Sulle strade urbane, solo i minori di 16 anni hanno l’obbligo di indossare il casco.

    Il casco deve essere omologato e montato correttamente.

    Non indossare il casco quando è obbligatorio: 200 euro.


    I ciclisti non possono utilizzare il telefono cellulare o indossare cuffie collegate a ricevitori o lettori audio durante la guida, poiché limitano l’udito e possono causare distrazioni.

    Uso del cellulare o delle cuffie: 200 euro.

    Anche i ciclisti sono soggetti al limite massimo di alcolemia previsto per i conducenti in generale, che è di 0,5 g/l di alcol nel sangue o 0,25 mg/l di alcol nell’aria espirata.

    Inoltre, sono obbligati a sottoporsi al test dell’etilometro se richiesto da un agente.

    Etilometro positivo: 500-1.000 euro (a seconda del tasso e della recidiva).

    I ciclisti possono trasportare un passeggero solo se questo ha un’età massima di 7 anni e se viaggia su un seggiolino aggiuntivo omologato.

    Inoltre, il conducente deve essere maggiorenne.

    Trasporto scorretto di un bambino: 100 euro.

    I ciclisti devono indossare luci anteriori e posteriori quando viaggiano di notte, in metropolitana o in galleria, per poter vedere ed essere visibili.

    Le luci devono essere bianche o gialle davanti e rosse dietro.

    Devono inoltre avere un catarifrangente posteriore rosso non triangolare ed elementi riflettenti sui pedali o sulle ruote.

    Senza luci: 200 euro.

    I ciclisti devono rispettare il diritto di precedenza dei veicoli e dei pedoni.

    In particolare, devono cedere il passo prima di un attraversamento pedonale e quando svoltano su un’altra strada e ci sono pedoni che attraversano la strada, anche se non ci sono strisce pedonali.

    Mancato rispetto del diritto di precedenza: 200 euro.

    I ciclisti non possono circolare sui marciapiedi o nelle aree riservate ai pedoni, a meno che non vi sia una specifica segnaletica che lo consenta.

    I ciclisti non possono circolare nelle aree verdi o nei parchi pubblici.

    Solo i minorenni possono circolare sui marciapiedi, a condizione che siano sorvegliati da un adulto.

    Pedalare su marciapiedi o aree pedonali: 60 euro.

    I ciclisti devono utilizzare la pista ciclabile ogni volta che è disponibile e praticabile, sia in città che su strada. L’inosservanza può comportare un’infrazione lieve o grave a seconda dei casi.

    Mancato utilizzo della pista ciclabile: 60-200 euro.

    Non è vero che le biciclette possono attraversare le strisce pedonali (da non confondere con le strisce pedonali per ciclisti).

    La regola è che i ciclisti devono scendere dalla bicicletta e attraversare i passaggi pedonali a piedi.

    Se si attraversa un passaggio pedonale in bicicletta: 200€.

    I ciclisti devono sorpassare a sinistra i veicoli che viaggiano più lentamente di loro, lasciando una distanza laterale di sicurezza di almeno 1,5 metri.

    Se il veicolo che stanno sorpassando è una bicicletta, possono sorpassare a destra o a sinistra, ma sempre con una distanza sufficiente.

    Sorpasso senza rispettare la distanza di sicurezza: 200 euro.

    Tra le norme di circolazione per i ciclisti, questa è senza dubbio una delle più controverse per gli sportivi.

    Stabilisce che più ciclisti possono circolare, ma devono farlo al massimo in colonne di due, il più vicino possibile al margine destro della strada e in fila indiana nei tratti senza visibilità, quando c’è molto traffico o quando è indicato da un cartello.

    I ciclisti possono procedere in parallelo purché non ostacolino la normale circolazione degli altri veicoli e devono allinearsi in fila indiana se glielo ordina un agente.

    Mancato rispetto del percorso collettivo: 60 euro.

    I ciclisti devono segnalare con le braccia le manovre che stanno per compiere, come il cambio di direzione o la sosta.

    Possono anche segnalare una frenata improvvisa muovendo alternativamente il braccio verso l’alto e verso il basso con movimenti brevi e rapidi.

    I ciclisti devono stendere il braccio orizzontalmente e con sufficiente anticipo per segnalare le manovre.

    Mancata segnalazione delle manovre: 60 euro.

    I ciclisti devono portare un campanello sulla bicicletta per avvisare gli altri utenti della strada della loro presenza. Non è consentito l’uso di altri tipi di segnali acustici, come fischi o grida.

    Mancato uso del campanello: 60 euro.

    I ciclisti devono rispettare i limiti di velocità stabiliti per ogni strada e adattare la loro velocità alle condizioni del traffico e della strada.

    Devono inoltre tenere conto che non possono superare i 45 km/h sulle strade urbane e i 25 km/h nelle zone 30. Superamento dei limiti di velocità: 100-600 euro (a seconda dell’eccesso).

    I ciclisti devono parcheggiare le loro biciclette negli appositi spazi, senza ostacolare il passaggio di pedoni o veicoli. Non è consentito lasciare le biciclette legate ad alberi, lampioni, panchine o semafori.

    I ciclisti possono parcheggiare le biciclette sul marciapiede, purché non disturbino i pedoni e rispettino una distanza minima di 3 metri dagli ingressi di edifici o locali.

    Parcheggio abusivo di una bicicletta: 60 euro.

    I ciclisti non sono tenuti a portare con sé alcun tipo di documentazione personale o del veicolo, a meno che non abbiano commesso un’infrazione e l’agente lo richieda per identificarli.

    In questo caso, devono fornire i propri dati personali ed esibire un documento di riconoscimento.

    Mancata identificazione: 60 euro.

    Daniele Dal Maso

     

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