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    Com’era Santa Cruz de Tenerife

    Com’era Santa Cruz de Tenerife
    XVI Plano SC Torriani 1588

    In ritardo rispetto alla cartografia europea, l’arcipelago non ha avuto, per molti anni, un atlante o libri stampati che ne illustrassero la geografia con mappe, piante o vedute.

    Finalmente, Inviato da Felipe II tra il 1584 e il 1593, Leonardo Torriani, italiano architetto e ingegnere militare, di cui abbiamo già parlato nel marzo 2022 in questo giornale, girò le isole, lasciando stampata e scritta una parte importante del modo di vivere di allora.

    Per decenni questi scritti sono rimasti nascosti all’Università di Coimbra (Portogallo) finché non hanno visto la luce in una magnifica opera con più di 67 disegni sul disegno delle isole, le loro fortificazioni o anche la storia e le usanze dei loro abitanti.

    Com’era Santa Cruz de Tenerife
    XVI Islas Canarias Torriani 1588

    XVI sec

    Per più di cinque anni Torriani visitò le diverse isole e rappresentò l’arcipelago delle Canarie ponendo le isole nel segno dello zodiaco del cancro.

    Nella mappa di Tenerife egli descrive l’isola nelle sua vera forma triangolare e, a suo avviso, la più arrogante. Il Teide lo colpisce così tanto che gli dedica un solo capitolo nei suoi scritti.

    Com’era Santa Cruz de Tenerife
    XVI Plano Tenerife Torriani 1588

    Il porto di Santa Cruz de Tenerife, precedentemente chiamata Añazo, (villaggio nel 1803 e città nel 1859), è descritta come un importante punto di commercio e difesa dell’isola.

    All’epoca vi erano circa 200 case, di pescatori, vicino alla costa.

    Nonostante le enormi e notevoli differenze tra la mappatura del 1588 e quello attuale, è possibile scoprire su queste carte luoghi come il Barranco de Santos, l’Eremo di San Telmo che Torriani chiama “San Sebastiano”, o l’area aperta che nei successivi Piani del 1701 sarebbe conosciuta come Plaza de la Pila, attualmente La Candelaria.


    La mappa di Torriani ci permette di scoprire strade ormai dismesse come Sol, Las Lajas o Los Malteses.

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    XVII Bateria Paso Alto Antonio Riviere 1740-49_P1

    XVII sec

    Nel secolo successivo Miguel Tiburcio, e di seguito e altri ingegneri, realizzeranno alcuni dei piani in prospettiva più belli e dettagliati di Santa Cruz.

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    XVII Castillo San Juan 1740 Riviere_P2

    Oltre alla cartografia e alla segnalazione dei bastioni e delle difese della città, realizzarono piani dettagliati delle batterie installate lungo l’intera costa di Santa Cruz, incaricate della sua difesa contro i pirati o altri nemici.

    In uno dei più bei disegni dettagliati dell’epoca, spicca il muro che andava da Barranco Hondo a Paso Alto, così come le ridotte, i castelli e le batterie che lo difendevano.

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    XVII Plano Riviere 1740 Detalle

    La chiesa della Concepción si presenta con un aspetto diverso da quello attuale, tre navate accostate invece di cinque, un campanile mancante.

    Curiosamente, una croce con un piedistallo appare anche in quella che oggi sarebbe la vicinanza di Bravo Murillo, e a detta di tutti potrebbe essere la croce fondatrice che ha dato il nome all’attuale città di Santa Cruz de Tenerife, che è attualmente nella Chiesa de La Concepcion.

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    XVII Planos Santa Cruz Tiburcio Rossel 1701_P1

    L’ultimo progetto di Miguel Tiburcio risale al 1723 ed è probabilmente commissionato dal marchese di Vallehermoso.

    La pianta mostra una prospettiva di Santa Cruz e della sua costa, elencando le fortificazioni da 0 a 12.

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    XVII Tiburcio-Rossel-17XX

    Molti dei disegni di Riviere rimasero nascosti fino al 1997 quando il colonnello Juan Tous Meliá, direttore del Museo Militare Regionale delle Isole Canarie li pubblicò nell’opera “Descrizione geografica delle Isole Canarie” e “Santa Cruz attraverso la sua Cartografia”.

    Nel 1740 Santa Cruz assomiglia molto di più all’attuale città se la confrontiamo con i piani del Torriani.

    A nord ci sono ancora molti campi aperti pieni di cardi e fichi, ma a sud si comincia a vedere una proliferazione di mulini a vento.

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    XVIII Rada Muelle 1878 Hermanos Hardisson

    XVIII Sec

    Nel nuovo secolo, la cartografia manoscritta a colori fa un deciso passo avanti diventando più tecnica e, purtroppo, meno artistica.

    Dall’inizio dell’Ottocento, e in tutta Europa, le principali realizzazioni cartografiche sono sempre state un’impresa statale.

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    XVIII Brigada Topografica 1899

    Gli Stati europei hanno alimentato, pagato e diretto le organizzazioni incaricate dei rilievi topografici; le amministrazioni hanno sostenuto progetti cartografici che hanno richiesto decenni e decenni per essere completati. Nel 1780, i cambiamenti subiti a Santa Cruz sono appena apprezzabili da un anno all’altro. Il più illustre si trova nel quartiere di El Toscal vicino al Barranco de Guaite, dove i terreni agricoli hanno lasciato il posto agli edifici.

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    XVIII Rada Muelle 1891 Hermanos Hardisson

    Da segnalare un rapporto scientifico, realizzato dal dottor Pedro Vergara sull’epidemia di febbre gialla dall’ottobre 1862 al marzo 1863.

    Nel suddetto studio della malattia che colpì Santa Cruz, il medico raccoglie dati statistici dalla popolazione stimando un totale di 338 case alte o fuori terra, 1587 case basse o di terra e 50 grotte abitate.

    Piano realizzato con grande maestria e qualità tecnica.

    Inoltre, detto studio includeva una mappa stradale.

    Nel 1874 la mappatura offre importanti informazioni rispetto alle precedenti.

    In una serie di mappe vennero, all’epoca, inclusi disegni a penna raffiguranti la vita nel porto di Santa Cruz.

    In queste si possono vedere la prima gruetta posta sul molo intorno al 1861, la cosiddetta “gru titan”, installata nel 1887 e l’emblematica “Farola del Mar” che il 31 dicembre 1863 illuminò per la prima volta il molo.

    La documentazione sulle mappe è molto ampia e ricca di particolari curiosi e rivelatori; per chi fosse interessato può visitare questo sito, da dove abbiamo tratto questa sintesi e trovare altra cartografia sul tema: https://bit.ly/3VhmHiU

    Andrea Maino

     

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