Secondo quanto rilasciato nei giorni scorsi al Ministero dei Lavori Pubblici dalla Asociación Internacional de Líneas de Crucero, i porti di Las Palmas de Gran Canaria e Santa Cruz de Tenerife risultano tra i primi dieci europei più trafficati dalle crociere, con un settimo e decimo posto rispettivamente.
Nel corso del 2016 sono arrivati a Las Palmas 1,1 milioni di turisti da crociere, mentre a Santa Cruz sono stati 884.000.
Entrambi i porti canari hanno quindi rappresentato un quarto di tutto il traffico generato dalle crociere in Spagna.
Dati esaltanti per le autorità, macchiati però da quelli relativi alla prima metà del 2017 che, se nel totale della Spagna hanno raggiunto il record di 3,6 milioni di turisti da crociera, nei porti di Las Palmas e Santa Cruz si sono registrati cali importanti pari a 93.368 passeggeri in meno rispetto ad analogo periodo dello scorso anno.
In particolare è Santa Cruz ad aver subito la peggiore battuta d’arresto nelle crociere, con una diminuzione dell’11,13% di passeggeri, passati da 448.084 a 398.221.
Las Palmas ha riscontrato invece un calo del 7,18%, vale a dire da 606.132 passeggeri del primo semestre del 2016 a 562.627 di quello del 2017.
Che la moda delle crociere sia in calo non corrisponde a realtà e a confermarlo sono le cifre record registrate nel complesso dai principali porti turistici della Spagna, ma il fenomeno parrebbe riguardare solo le località dell’Arcipelago.
Nei porti di riferimento, è quello di Barcellona che risulta leader per le crociere, con 2,68 milioni di passeggeri nel 2016, vale a dire un 5,79% in più rispetto al 2015, seguito dalle Baleari, con 742 crociere pari a 1,8 milioni di passeggeri e da Malaga, 444.176 turisti a bordo di 250 navi.
dalla Redazione