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    Si riaccende l’interesse per l’acquisizione dell’Hotel Martiánez a Puerto de La Cruz

    Hotel Martiánez – foto anni ’80

    Il sindaco conferma che la proprietà sarà acquistata da imprenditori che hanno già investito nella ristrutturazione di altre strutture alberghiere del centro città.

    Sembra che l’Avenida Familia Betancourt y Molina si stia nuovamente riprendendo e non sia più nell’oblio di amministrazioni e imprenditori.

    Lì, nel centro di Puerto de la Cruz, sono stati dimenticati due edifici come l’edificio Iders e l’hotel Martiánez.

    Fino ad oggi.

    La situazione è cambiata un mese fa, quando è stata dichiarata imminente rovina, recintata, sgomberata e in attesa di essere demolita una volta che i proprietari avranno presentato un progetto tecnico.

    Il secondo, è stato abbandonato dai suoi proprietari, Artola e la Banca Austriaca, dal 2005 anche se i problemi dello stabilimento sono iniziati alla fine degli anni ’80 quando è stato trasformato in multiproprietà (timesharing o vendita condivisa).

    I lavoratori hanno iniziato a subire ritardi nel pagamento degli stipendi e innumerevoli problemi con la proprietà, che hanno portato alla presentazione di un centinaio di denunce e hanno portato alla conseguente chiusura dell’intera struttura.

    Finalmente, dopo più di due decenni, sarà acquistato da alcuni imprenditori “che hanno già deciso di scommettere sul comune con la ristrutturazione di un importante hotel chiuso da tempo nel centro e ora faranno lo stesso con questo”, conferma il sindaco della città turistica.


    La proprietà ha un accordo di impegno.

    Stanno già preparando il progetto preliminare per presentarlo e presto sarà confermato ufficialmente, ma è una realtà che la proprietà sta per essere acquisita.

    Il presidente assicura inoltre che il mese prossimo inizieranno i lavori per l’emblematico hotel Taoro, dopo che la società Tropical Turística Canaria S.L (TTC), che si era aggiudicata la gara d’appalto indetta nel 2019 dal Cabildo di Tenerife, ha chiesto una proroga durante la pandemia.

    Secondo il contratto firmato all’epoca, l’azienda effettuerà un investimento di oltre 25 milioni di euro, che comprende la riabilitazione e il miglioramento dell’edificio, chiuso nel 2006, le attrezzature e i giardini che lo circondano.

    Il sindaco indica che la società si è candidata anche per la gestione del Centro Congressi.

    “Riteniamo che questa sia un’opportunità importante perché si tratta di un edificio sottoutilizzato e ora che stiamo lanciando iniziative come ‘Veranos del Taoro’, è comprensibile che la società voglia gestire anche il Centro per avere un programma culturale”.

    Franco Leonardi

     

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