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    Una strada “romana” nel bel mezzo della Valle dell’Orotava

    L’antica strada di El Ciprés, che collegava il villaggio al porto, conserva 800 metri del suo percorso originale, con 400 anni di storia, ed è stata dichiarata Bene di Interesse Culturale (BIC) per essere un “magnifico esempio di opera di ingegneria rurale”.

    Nel mezzo della Valle della Orotava, nascosta tra alte mura, piantagioni di banane e nuovi insediamenti residenziali, si conserva una delle opere pubbliche più antiche dell’isola di Tenerife.

    Costruito circa 400 anni fa, è ancora oggi in piedi, in gran parte intatto e svolge la sua funzione originaria, anche se con un uso molto contenuto rispetto ai tempi passati.

    Non è un castello, né un ponte, né un acquedotto.

    Si tratta di un semplice sentiero in pietra che, nonostante l’aspetto rustico e modesto, è stato dichiarato protetto dalle autorità del Patrimonio perché, oltre a essere molto antico, “è un magnifico esempio di ingegneria rurale”.

    È il sentiero El Ciprés, un angolo dimenticato tra La Orotava e Puerto de la Cruz, la cosa più simile a una strada romana che si possa trovare in queste lontane isole atlantiche, dove, tra l’altro, le legioni dell’Impero Romano non arrivarono mai.

    Tra i quasi 160 Beni di Interesse Culturale (BIC) catalogati dal Governo delle Canarie sull’isola di Tenerife, ci sono tre antiche strade con la categoria di Sito Storico.

    Sono il Camino Viejo a Candelaria, il Camino de El Socorro, a Güímar, e il terzo, meno conosciuto e senza il legame religioso degli altri, il Camino de El Ciprés.


    Questo antico sentiero era la prima e principale via di collegamento tra La Orotava e il suo porto, oggi Puerto de la Cruz, e risale quindi a quattro secoli fa.

    Migliaia di carri e carretti carichi di botti dei famosi vini della Valle che passavano per il porto per essere esportati in Inghilterra – la leggendaria malvasia nominata da William Shakespeare in una delle sue commedie – passavano per questa strada.

    Oggi il sentiero El Ciprés è un tratto di appena 800 metri, completamente acciottolato, che è riuscito a sopravvivere dimenticato tra le piantagioni di banane e i complessi residenziali.

    È raramente frequentata a causa delle poche abitazioni presenti nella zona, che fino a poco tempo fa era prevalentemente agricola, e a causa dell’acciottolato grezzo e dell’irregolarità della strada per il traffico veicolare.

    Fino a un decennio fa ha cominciato a essere minacciato dalla costruzione di complessi residenziali di lusso nell’area circostante.

    Per questo motivo, e per le sue caratteristiche costruttive e i suoi valori storici unici, il Comune di La Orotava ha richiesto la sua dichiarazione come Bene di Interesse Culturale (BIC), dichiarazione che è stata approvata dal Cabildo e dal Governo delle Isole Canarie nel 2013.

    Secondo la relazione dei tecnici del Patrimonio Storico del Cabildo di Tenerife, il Camino de El Ciprés è un magnifico esempio di opera di ingegneria rurale, con caratteristiche costruttive uniche e in buono stato di conservazione.

    Lunga circa 800 metri, si snoda tra la Cruz del Durazno e la zona di La Palmita (sulla vecchia strada C-820), all’altezza dell’incrocio con la TF-5.

    La sua dichiarazione di Bene di Interesse Culturale è giustificata “dal suo straordinario valore etnografico e storico e come opera di ingegneria stradale tradizionale, nonché dal suo buono stato di conservazione, dall’unicità del suo acciottolato, dalla larghezza della carreggiata – 6 metri – e dall’ambiente agricolo che attraversa”.

    Questa strada è già citata nella cartografia storica del XIX secolo, che ne mostrava l’intero percorso, oggi alterato dalla rete stradale contemporanea, e la sua esistenza è testimoniata nelle mappe dei secoli precedenti.

    La rilevanza storica della strada risale alle origini del porto di La Orotava, già all’inizio del XVI secolo, come molo per l’importante produzione agricola della valle.

    Il sentiero El Ciprés, insieme al sentiero La Sierra, sempre a La Orotava, è un elemento di grande interesse storico ed etnografico.

    La pavimentazione del sentiero El Ciprés è più complessa di quella di La Sierra, in quanto è costituita da piccoli corsi di pietra disposti in diagonale attorno a un asse centrale composto da pietre più grandi, dando l’aspetto di un motivo a spina di pesce.

    Il sistema costruttivo è caratterizzato da un livello inferiore di fondazioni e preparazione del substrato su cui viene posato un nucleo di fango compattato.

    La carreggiata è rifinita da una pavimentazione in ciottoli, rinforzata da diverse strisce maestre che, da un lato, hanno facilitato la costruzione della strada, dall’altro hanno rinforzato la pavimentazione e impedito il suo possibile deterioramento a causa del transito di carri e altri veicoli carichi di merci.

    Tuttavia, l’importanza patrimoniale di questa strada non è dovuta solo alla sua funzionalità storica o alle sue caratteristiche fisiche, ma anche al fatto che sul suo lato si trova la Tenuta El Ciprés, dove nel 1918 il famoso scienziato tedesco Wolfgang Köhler installò il suo centro di sperimentazione sui primati, che fino ad allora si trovava in quella che era conosciuta come la Casa Gialla.

    L’importanza di questo centro deriva dagli esperimenti che vi sono stati condotti, i cui risultati sono stati fondamentali per la gestazione della psicologia della Gestalt, poi sviluppata da Köhler a Berlino e negli Stati Uniti.

    Il centro fu mantenuto in questa tenuta fino al 1920, quando le difficoltà economiche resero impraticabili ulteriori ricerche scientifiche.

    Le antiche e protette pietre di El Ciprés continueranno a testimoniare, dimenticate e silenziose, la lunga storia che hanno vissuto come vestigia congelate di un tempo molto lontano e diverso.

    Bina Bianchini

     

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