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    Il “mostro” della grotta

    Questo mese l’arca del mistero approda al nord dell’isola in un barranco localizzato nel municipio di Los Realejos. Nell’ottobre del 1971 un vicino della zona, tornando a casa di notte e costeggiando il dirupo di “Godinez”, sente uno strano rumore provenire dall’interno di una grotta oscura situata a circa 200 metri dalla strada.

    Il rumore simile a una sorta di ululato tendente a un fischio continuo spaventò tanto il viandante da farlo correre a casa, dove raccontò lo strano episodio.

    Nelle notti seguenti anche la famiglia si approssima alla zona e anche loro ascoltano quella che poteva essere la voce di un mostro nascosto.

    Ovviamente la notizia si diffuse rapidamente per il paese e da questo ai paesi vicini finendo per convertirsi in notizia curiosa in tutta l’isola.

    Lo strano evento fu così notorio da spingere centinaia di persone provenienti da ogni lato di Tenerife a riunirsi al bordo della strada per ascoltare questo strano animale convertendo l’evento in una festa popolare.

    Dalle dichiarazioni dei testimoni, alcuni giorni la quantità di gente era tanta che il brusio delle persone amplificato per le rocce delle pareti oscurava il rumore del fenomeno stesso.

    Dovuto ai problemi di ordine pubblico anche le forze della guardia civile si recarono nella zona per verificare il fenomeno e limitare l’afflusso di persone.

    Le ipotesi sull’origine del rumore iniziarono a essere le più variopinte che spaziavano da pardelle (un volatile simile a un gabbiano con abitudini notturne), una coppia appartata all’interno, ululati di un demonio rimasto bloccato, extraterrestri, anime in pena desiderose di vendetta, fino a sfoghi di aria di un tunnel sottomarino che si collegava con la bocca del vulcano di Teneguia sull’isola della Palma che aveva iniziato una nuova eruzione da poco.


    Durante settimane varie persone cercarono di scoprire l’origine dello strano rumore avvicinandosi all’entrata della grotta utilizzando luci alimentati da batterie da macchina, alcuni muniti di fucile a pallini per difendersi, ma ogni volta il suono forte e persistente li faceva fuggire spaventati.

    Alla fine il signor Juan Antonio Rodriguez, proprietario di un piccolo bar nei pressi della zona, al vedersi ridurre le entrate a causa delle feste che i giovani organizzavano per strada, decide di risolvere in forma definitiva il problema.

    Una notte si mette a capo di un piccolo gruppo di vicini portando davanti all’entrata della grotta vari arbusti secchi a cui diedero fuoco con l’intenzione di far penetrare all’interno il fumo e scacciare l’essere che viveva all’interno.

    La sorpresa fu vedere come dopo pochi minuti un gruppo di gufi volarono fuori spaventati.

    Juan dopo i primi momenti di stupore, reagisce e cattura uno degli animali per mostrarlo alle persone ferme lungo la strada.

    I locali però continuarono a sentire lo strano rumore anche nei giorni successivi ma con meno intensità fino a sparire del tutto ed essere dimenticato dai più giovani, però ancora oggi nel municipio varie persone considerano la grotta come un luogo misterioso e pericoloso.

    Come disse Sherlock Holmes: “Quando si elimina l’impossibile, ciò che resta, per quanto improbabile sia, dev’essere la verità. “

    Loris Scroffernecher

     

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