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    Multe fino a 60.000 euro per supermercati, bar e ristoranti che buttano via il cibo

    Il Governo ha approvato in Consiglio dei Ministri il disegno di legge sulla Prevenzione delle Perdite e degli Sprechi Alimentari, il passo precedente alla sua elaborazione parlamentare.

    Con questa misura, il governo vuole porre fine agli sprechi di cibo, soprattutto nei supermercati, nei bar e nei ristoranti, che d’ora in poi dovranno elaborare un piano di prevenzione per evitare lo spreco di cibo.

    Gli operatori della catena alimentare che non rispettano la normativa dovranno affrontare sanzioni pecuniarie fino a 60.000 euro.

    La legge sulla prevenzione delle perdite e degli sprechi alimentari prevede una classificazione dell’utilizzo degli alimenti prima che raggiungano la discarica.

    Come indicato dal Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione, la priorità assoluta è che le eccedenze alimentari siano destinate al consumo umano, tramite donazione a organizzazioni, banche alimentari o mense per i poveri.

    Se ciò non è possibile, è opportuno trasformarle in succhi o marmellate e, come ultima risorsa, utilizzarle per l’alimentazione animale (per il bestiame o per la produzione di foraggio).

    Inoltre, le aziende alimentari saranno obbligate a ridurre il prezzo dei prodotti se sono prossimi alla data di scadenza, mentre gli esercizi di ristorazione dovranno informare i clienti che hanno la possibilità di ritirare eventuali avanzi di cibo ordinati e non consumati.

    In Spagna, nel 2020 sono stati sprecati 1.364 milioni di chili di cibo, una cifra leggermente superiore a quella dell’anno precedente.


    Tra la primavera e l’estate dello stesso anno sono stati sprecati fino a 650 milioni di chili di cibo, secondo i dati del Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione basati su 8.000 questionari all’anno a 12.000 famiglie e sull’analisi degli acquisti delle famiglie.

    Frutta, verdura, pane fresco, latte liquido e prodotti caseari rappresentano il maggior volume di cibo sprecato in tutte le stagioni analizzate dal Ministero dell’Agricoltura.

    Questi alimenti sono anche i più sprecati in termini annuali.

    Vale la pena notare che gli sprechi sono aumentati dal 2019 al 2020 solo per la pasta (17,3% in più), i dadi e i condimenti (17,27%), la frutta secca (1,03%) e il cioccolato e il torrone (0,23%).

    Le riduzioni maggiori si sono registrate per caffè e infusi (-37,98%), miele (-31,91%) e olio (-30,47%).

    Franco Leonardi

     

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