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    Pensioni non contributive: accessibili agli stranieri?

    L’attuale sistema pensionistico, il cui obiettivo è garantire un’adeguata copertura economica a tutti i cittadini di un Paese una volta raggiunta una determinata età, si basa su un criterio di solidarietà intergenerazionale che richiede che gli attuali pensionati abbiano contribuito al sistema durante il periodo in cui lavoravano.

    Questa copertura economica è nota come pensione contributiva.

    Tuttavia, in determinate circostanze, la previdenza sociale offre ad alcuni dei suoi beneficiari la possibilità di accedere a una prestazione economica anche senza aver precedentemente contribuito (o non aver contribuito sufficientemente) al mantenimento del sistema.

    In questo caso si parla di pensioni non contributive, che si dividono in due tipologie: la pensione non contributiva di vecchiaia, che può essere richiesta da persone di età superiore ai 65 anni, che non hanno mai versato contributi previdenziali o che non hanno raggiunto il numero minimo di anni previsto dalla legge, e la pensione non contributiva per invalidità, destinata alle persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni che hanno un’invalidità pari o superiore al 65%.

    Chi vi ha accesso e con quali requisiti?

    Secondo la normativa vigente le pensioni non contributive sono concesse ai cittadini spagnoli e di altri paesi con residenza legale in Spagna che soddisfino una serie di caratteristiche personali ed economiche. 

    Quindi il cittadino italiano regolarmente residente alle Canarie potrà avere accesso a questo tipo di prestazioni se rientra nei parametri stabiliti.

    Si tratta di un’opportunità non da poco, anche per coloro che in Italia già fruiscono di questo tipo di prestazioni ma si vedono preclusa la possibilità di trasferirsi altrove senza perdere i loro benefici.

    L’Italia infatti non consente l’esportazione all’estero di tutte le prestazioni assistenziali e previdenziali non contributive.


    Vediamo quindi quali sono i requisiti:

    • L’elemento comune per accendere all’una o all’altra prestazione è non avere un reddito sufficiente.
    • Tale si considera il reddito quando è inferiore a 5.899,60 euro annui (importo aggiornato all’anno 2022). Se l’unità economica di convivenza alla quale appartiene il richiedente è costituita da più componenti (coniuge o altri parenti), sono stabiliti differenti limiti per scaglioni;

    – nel caso di pensione di vecchiaia, il beneficiario deve aver risieduto per almeno 10 anni in territorio spagnolo (questi 10 anni devono essere compresi tra il compimento del 16° anno e il raggiungimento dell’età pensionabile), due dei quali consecutivi e immediatamente precedenti alla data di richiesta. La pensione è incompatibile con le pensioni d’invalidità non contributive, con le pensioni assistenziali, i sussidi per l’assistenza a terzi e il reddito minimo vitale;

    • nel caso di pensione d’invalidità, il beneficiario deve avere un grado d’invalidità pari o superiore al 65% e aver risieduto in territorio spagnolo per 5 anni, di cui 2 devono essere consecutivi e immediatamente precedenti alla data della domanda. Il diritto a percepire tale pensione d’invalidità non contributiva non impedisce al richiedente di continuare a svolgere un’attività lavorativa compatibile con la propria disabilità. Tuttavia, è incompatibile con la pensione di vecchiaia non contributiva, con le pensioni di assistenza disciplinate dalla Legge 45/1960, nonché con la condizione di beneficiario dell’assegno familiare per figlio a carico con invalidità pari o superiore al 65%.  La gestione e il riconoscimento del diritto a percepire una delle due pensioni non contributive è di competenza delle Comunità Autonome poiché ad esse sono trasferite le funzioni dell’Imserso (Instituto de Mayores y Servicios Sociales). Tuttavia, pur essendo di competenza regionale, gli importi da percepire sono regolati dalla legge nazionale e sono gli stessi su tutto il territorio spagnolo, in quanto finanziati attraverso il bilancio dello Stato.

    Come detto, l’importo di ciascuna pensione non contributiva sarà calcolato in base al reddito personale del richiedente, tenendo conto anche del reddito del nucleo familiare con il quale la persona convive, nonché eventuali incrementi percentuali concessi periodicamente dal Governo.

    Maggiori informazioni sulle modalità di calcolo e le formalità necessarie per richiedere le prestazioni in oggetto sono disponibili sul sito ufficiale dell’Imserso: www.imserso.es

    Qual è la durata delle pensioni non contributive?

    Le suddette pensioni sono vitalizie purché il richiedente continui a possedere tutti i requisiti per poter continuare a riscuoterle.

    Avv. Elena Oldani

    Fonti:

    • Real Decreto Legislativo 8/2015, de 30 de octubre, por el que se aprueba el texto refundido de la Ley General de la Seguridad Social.
    • Real Decreto 357/1991, de 15 de marzo, por el que se desarrolla, en materia de pensiones no contributivas, la Ley 26/1990, de 20 de diciembre, por la que se establecen en la Seguridad Social prestaciones no contributivas.
    • Orden PRE/3113/2009, de 13 de noviembre, por la que se dictan normas de aplicación y desarrollo del Real Decreto 357/1991, de 15 de marzo, por el que se desarrolla, en materia de pensiones no contributivas, la Ley 26/1990, de 20 de diciembre, por la que se establecen en la Seguridad Social prestaciones no contributivas, sobre rentas o ingresos computables y su imputación.

     

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