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    L’Agenzia europea del turismo scatena una battaglia tra diverse isole

    Fuerteventura, Tenerife e Gran Canaria si sono candidate, ma solo una sarà scelta.

    La lite è assicurata.

    Il governo delle Canarie non poteva immaginare che la proposta avanzata l’anno scorso di ospitare nell’arcipelago l’Agenzia europea del turismo, con il sostegno del governo spagnolo, delle altre regioni ultraperiferiche (RUP) e dell’associazione nazionale dei datori di lavoro, la CEOE, avrebbe portato a uno scisma interno tra le isole.

    Fino a tre – Fuerteventura, Gran Canaria e Tenerife – hanno già presentato domanda, ma solo una sarà scelta per ospitare questo organismo dell’UE che, sulla scia della pandemia, mira a sostenere l’ecosistema turistico, promuovere il marchio europeo, garantire la disponibilità di dati sul turismo, assistere le piccole imprese nell’accesso ai finanziamenti europei e aiutare il settore a prepararsi per le crisi future.

    Il governo regionale si trova ora di fronte a un problema difficile da risolvere e in cui sono in gioco molti interessi.

    Tutti gli offerenti si considerano anche quelli giusti per ospitare questo organismo, quindi la lotta è assicurata.

    Fuerteventura è l’ultima a candidarsi.

    La sessione plenaria del Cabildo dell’isola di Fuerteventura ha approvato da pochi giorni la richiesta al Governo delle Canarie e alla Commissione Europea che sia Fuerteventura a ospitare l’Agenzia Europea del Turismo.


    A suo favore, il fatto di essere una delle isole più colpite dalla pandemia e che recentemente la Commissione Europea l’ha scelta come membro del progetto SmartDestination e dotata di fondi Next Generation per il lavoro sviluppato nell’ultimo anno nel campo della digitalizzazione e della trasformazione.

    A maggio, la sessione plenaria del Cabildo di Gran Canaria ha approvato all’unanimità la candidatura dell’isola a seguito di una mozione presentata dal gruppo Unidos por Gran Canaria-Coalición Canaria, difeso da José Miguel Bravo de Laguna.

    Le argomentazioni principali erano che l’isola rotonda riceve ogni anno 4,5 milioni di turisti – senza considerare gli anni della pandemia – il volume più alto in Europa.

    Tenerife, da parte sua, è stata la prima a muoversi e nel novembre 2021 il presidente del Cabildo, Pedro Martín, ha chiesto al governo delle Canarie di essere il candidato dell’Agenzia europea.

    Secondo Martín, essere il primo è già un motivo per essere scelto, oltre al fatto di essere l’isola con il maggior traffico aereo delle Canarie (ha due aeroporti).

    Non solo le isole si stanno muovendo, ma anche i comuni stessi stanno cercando di prendere l’iniziativa, come nel caso di Santa Cruz de Tenerife, il cui sindaco, José Manuel Bermúdez, ha chiesto che la città ospiti l’agenzia.

    Per Bermúdez, la sede dell’Agenzia Europea del Turismo dovrebbe essere la capitale di Tenerife, grazie all’elevato numero di turisti che riceve e all’impegno per il futuro che è stato progettato per la città.

    Il Governo delle Isole Canarie avrà l’ultima parola.

    Franco Leonardi

     

     

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