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    Montero si augura che la ZEC sarà estesa oltre il 2026

    Il ministro delle Finanze sottolinea che questi vantaggi fiscali sono una “priorità” per il governo, date le condizioni “imbattibili” per attirare gli investimenti e incoraggiare “i settori che guidano l’economia”.

    Il ministro delle Finanze, María Jesús Montero, ha espresso la sua fiducia che la Commissione Europea estenderà i benefici fiscali della Zona Speciale delle Canarie (ZEC) oltre il 2026, e ha detto che il governo nazionale e quello delle Canarie stanno lavorando per ottenere l’autorizzazione.

    Prima di presiedere la cerimonia d’insediamento del nuovo presidente della ZEC, Pablo Hernández, e del vicepresidente, María José Miranda, Montero ha detto ai giornalisti che il mantenimento di questi benefici fiscali è una “priorità” per l’esecutivo, date le condizioni “imbattibili” per gli investimenti e per attrarre settori chiave dell’economia che possono portare maggiore valore aggiunto alle isole.

    La Montero si è detta convinta che le Canarie hanno sufficienti “argomenti”, per la loro lontananza e insularità, perché la Commissione Europea capisca che hanno bisogno di un regime fiscale differenziato e competitivo, ma nel quadro della fiscalità spagnola ed europea.

    In questo contesto, ha riaffermato la volontà delle amministrazioni coinvolte di “rilanciare il contributo di risorse e di estendere la capacità della ZEC a tutte le imprese”, in modo che “tutti i settori si sentano chiamati in causa in un momento speciale” a causa della crisi causata dalla pandemia.

    Nel suo discorso, Hernández ha annunciato il lavoro che svolgerà per adattare i regolamenti della ZEC e del Regime Economico e Fiscale a un’economia “globalizzata, intangibile e mutevole”.

    Ha anche promesso di promuovere l’aggiornamento dell’organizzazione del consorzio e ha espresso il suo sostegno per le modifiche normative e le politiche pubbliche per “promuovere un ambiente favorevole per l’attrazione di imprese, la generazione di occupazione e la crescita economica sostenibile”.

    Il presidente del governo delle Canarie, Ángel Víctor Torres, ha chiesto a Pablo Hernández di continuare il lavoro svolto dai suoi predecessori nell’incarico di far conoscere la ZEC fuori dalle isole: “Credo che lei debba continuare il lavoro svolto dai suoi predecessori per far conoscere la ZEC fuori dai nostri confini”.


    Il leader regionale ha detto che la ZEC non è un privilegio, ma “una necessità di compensare un territorio che dista moltissimi chilometri dalla terraferma”.

    Pablo Hernández era la persona proposta dal governo regionale per presiedere il Consorzio ZEC, e ha assunto questo incarico dopo che la sua nomina è stata ratificata dal Consiglio dei Ministri il 12 gennaio.

    Attivata nel 2002, la ZEC è una zona produttiva a bassa tassazione inclusa nel REF e un elemento chiave per attrarre investimenti dall’estero, soprattutto con l’obiettivo di favorire la diversificazione economica e promuovere progetti legati alla I+D+i e all’innovazione.

    Ci si aspetta che svolga un “ruolo rilevante” nella ripresa economica dell’arcipelago, come previsto dal Plan Reactiva Canarias dopo la crisi sociale ed economica.

    Pablo Hernández González-Barreda, nato a Tenerife, è stato direttore generale della modernizzazione del governo delle Canarie, con “un’esperienza giuridica e fiscale internazionale che lo rende il profilo ideale per raggiungere gli obiettivi in un momento in cui la crisi sanitaria ed economica domina l’agenda politica e amministrativa”.

    Ha conseguito una laurea in legge, un master in fiscalità e fiscalità internazionale e un dottorato in diritto presso l’Università Pontificia Comillas.

    Dal 2010 è docente di Diritto Finanziario e Fiscale all’Università Pontificia Comillas.

    È stato docente e visiting academic in numerose università e centri di ricerca in Spagna e all’estero.

    Sostituisce il vice ministro della Presidenza, Antonio Olivera, a capo della ZEC fino ad agosto 2019.

    Michele Zanin

     

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