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    Tempo di rientri?

    Tutti noi abbiamo sperato che a fine estate il Covid sarebbe stato solo un brutto ricordo, e invece ci ritroviamo ancora in una situazione che richiede tutta la nostra attenzione.

    Se nella vita quotidiana le regole sono ormai abbastanza chiare per tutti (distanziamento, mascherina, e igiene scrupolosa), per quanto riguarda viaggi e spostamenti c’è ancora qualche zona d’ombra.

    Non solo ogni Paese ha le proprie regole (ad esempio, se partite dall’Italia potete tranquillamente entrare in Finlandia, ma se partite dalla Spagna no!), ma cambiano pure di giorno in giorno, quindi raccapezzarsi in questa babele di informazioni non è affatto semplice!

    A chi deve lasciare la nostra bella isola per tornare in Italia, ricordiamo che l’ordinanza del 12 agosto 2020 prevede – per il momento e fino al 7 settembre – l’esecuzione di un test, o nelle 72 ore antecedenti la partenza, oppure entro le 48 ore dall’arrivo.

    Molti aeroporti italiani (Fiumicino, Malpensa, Linate, ma anche Verona e Bologna, solo per citarne alcuni) si sono attrezzati per eseguire i test all’arrivo.

    Ma attenzione, innanzitutto bisogna registrarsi sui vari siti delle ASL di competenza per prenotare il test, e lo si può fare solo nelle 48 ore antecedenti la partenza.

    Poi questi punti di prelievo in aeroporto hanno degli orari, normalmente dalle 08.00 alle 18.00, quindi se arrivate al di fuori di questa fascia potete solo contattare la ASL e lasciare i vostri dati: sarete poi richiamati per fissare un appuntamento presso un centro abilitato dove vi faranno il tampone senza nessun costo a vostro carico.

    Nel periodo tra l’arrivo e la comunicazione del risultato del test viene chiesto di comportarsi con prudenza: non viene richiesta una quarantena vera e propria, ma di limitare gli spostamenti e se possibile non utilizzare mezzi pubblici o frequentare luoghi dove potreste infettare qualcuno.


    Alla fine si tratta di buon senso.

    Se invece optate per fare un test prima di partire, a Tenerife ci sono diverse cliniche che li eseguono, e i prezzi variano dai 60 ai 130 euro.

    In genere si tratta di test rapidi, che rilevano la presenza di anticorpi IGM e IGG.

    Se risultate positivi solo agli IGG vuol dire che siete già entrati in contatto con il Covid in passato, e avete sviluppato anticorpi.

    Se invece sono positivi anche gli IGM, allora avete ancora l’infezione in corso, e quindi è bene rivolgersi subito ad un medico per ulteriori accertamenti.

    A parte l’obbligo del tampone (che, ricordiamolo, al momento è richiesto solo per chi entra in Italia da Spagna, Croazia, Malta e Grecia) bisogna sempre compilare l’autocertificazione Covid, ovvero un foglio nel quale dichiarate le vostre generalità e specificate quale sarà il vostro domicilio per i successivi 14 giorni.

    Questa autocertificazione va in genere consegnata alla compagnia al momento dell’imbarco, e servirà a rintracciarvi celermente nel caso sul vostro volo risultasse positivo qualcuno dei viaggiatori.

    Speriamo di tornare presto alla normalità, e che queste procedure rimangano solo un – brutto – ricordo!

    Nelly Baiamonte

     

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