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    Il cielo di settembre 2020

    Buona giornata a tutti gli Italiani di Tenerife e a tutti coloro i quali leggono queste righe, ben ritrovati su Leggo Tenerife, il mensile in lingua italiana più letto dell’isola.

    Questa rubrica non ha pretese di rigore scientifico e astronomico, l’intento è quello di insinuare la curiosità ad alzare lo sguardo verso il cielo stellato.

    Questa affermazione è quanto mai vera nell’arcipelago Canario, Tenerife in particolare, dove le condizioni di osservazione propizie sono maggiori che altrove.

    Bassa percentuale di umidità dell’aria, cieli tersi e clima magnifico ne sono gli ingredienti principali.

    Ricordiamo come martedì 22 settembre, giorno d’equinozio, si entrerà nell’autunno ed il Sole sarà allo zenit proprio sull’equatore.

    Le giornate di settembre iniziano ad accorciarsi anche se alla latitudine media di Tenerife il fenomeno non è così notevole come in Italia.

    Le ore di luce diminuiscono ma, per fortuna, nel caso di Tenerife il clima rimane costante tutto l’anno e l’autunno non è sinonimo di tristezza e di vita al chiuso come spesso accade soprattutto nella parte Nord dell’Italia.

    Citiamo per curiosità:  il 1 settembre il Sole sorge alle 7.46 e tramonta alle 20,26 con una durata del giorno pari a 12 ore e 43 minuti mentre al 30 settembre il Sole sorge alle 7,57 e tramonta alle 19,52 con una durata del giorno pari a 11 ore e 54 minuti.


    In pratica dal 1 al 30 settembre si perdono “solamente” circa 49 minuti di luce mentre in Italia alla latitudine di Milano si perdono nello stesso periodo ben 1 ora e 31 minuti.

    Scendendo in latitudine le differenze in ore di luce tra mesi estivi ed invernali diminuiscono e, a voler ben guardare anche il concetto di estate e inverno perde significato.

    Per i più romantici, attratti dalla Luna, informiamo che essa sarà visibile al suo massimo splendore il giorno 2 e 3 settembre in forma di Luna Piena.

    Il 16 settembre il Sole passerà dal Leone alla Vergine.

    Prima di raccontare come sarà il cielo di settembre, vogliamo spiegare perché la visione del cielo stellato notturno muta continuamente, tale motivo è dovuto al fatto che la Terra compie un moto di rivoluzione attorno al Sole e per compiere tale moto si sposta verso Est tra le stelle, ovviamente noi possiamo vedere il cielo stellato quando il movimento di rotazione giornaliero su se stessa della Terra porta la località geografica dove noi osserviamo dalla parte opposta al Sole, perché la luce solare impedirebbe l’osservazione delle Stelle.

    Siccome la Terra compie una rotazione completa di 360° in circa 365 giorni abbiamo che Essa si sposta tra le stelle di circa 1° ogni giorno.

    Per questo motivo le Stelle e i pianeti  anticipano ogni giorno il loro sorgere di circa 4 minuti, mutando continuamente lo spettacolo celeste alla nostra vista.

    Per questa somma di movimenti della Terra è possibile osservare nel corso di un anno tutta la volta celeste.

    Il cielo di settembre inizia a mostrare le costellazioni proprie dell’autunno, la via Lattea sarà meno visibile, sostituita a Sud da un cielo con poche stelle notevoli.

    La via Lattea attraversa il cielo da Nord Est a Sud Ovest ed è stata già localizzata nel numero di agosto.

    L’asterisma detto Triangolo Estivo è importantissimo punto di riferimento per localizzare tutte le altre stelle e in questo mese di settembre lo troveremo tra il Sud e l’Ovest a seconda dell’ora di osservazione.

    Come detto tale triangolo è costituito da Vega della Lira, Altair dell’Aquila e Deneb del Cigno.

    La costellazione del Sagittario, dominante nel cielo di agosto è ormai spostata verso Ovest e lo Scorpione è in fase di tramonto.

    Verso Sud si apre una zona di cielo con poche stelle e solo Formalhaut che rappresenta la bocca del Pesce Australe è visibile mentre in centro al cielo verso Sud domina il Grande quadrato di Pegaso una grande costellazione che ci accompagnerà per tutto l’autunno.

    Saranno inoltre visibili Deneb Kaitos della Balena (Cetus), Hamal dell’Ariete (Aries) e Aldebaran, la famosa stella che costituisce l’occhio della costellazione del Toro che inizierà lentamente a mostrarsi a Sud Est durante le ore avanzate della sera.

    Avvicinandosi  l’inverno il Toro diverrà sempre più visibile assieme ai brillanti suggestivi ammassi delle Pleiadi e delle Iadi e alla costellazione dei Gemelli, Castore e Polluce.

    Per i pianeti, attorno alle ore 23 avremo Giove molto luminoso e Saturno verso Sud al centro del cielo sull’Eclittica la Luna verso il cardinale Ovest in forma di sottile falce di Luna crescente. 

    Quanto è stato descritto è il modo di orientarsi per osservare “faccia a Sud” ossia di considerare il Teide come Cardinale Nord e il mare verso Gomera come Sud, Sud Ovest, considerazione abbastanza corretta. 

    Oggi desideriamo indicare il nome di due app completamente gratuite per smartphone Android che consentono un’ottima individuazione delle stelle in cielo.

    Si tratta di Skymap e Skeye, entrambe ottenibili dal Play Store Android, si raccomanda di calibrare il telefono e di inserire il GPS, solo così il vostro smartphone potrà capire dove si trova e mostrare le costellazioni come per magia in modo esatto! 

    Oggi uno smartphone è usato praticamente da tutti e funziona in modo magnifico per la localizzazione delle Stelle!Osservando verso Nord, oltre alla Stella Polare sarà invisibile il Grande Carro, troppo basso sull’orizzonte Nord alla latitudine di 28° Nord di Tenerife, sarà però ben visibile alta nel cielo la bella costellazione di Cassiopea, una grande “W” o “M” dominerà il cielo sopra il Teide, vicino alla Stella Polare, indicante il Nord.

    La costellazione di Pegaso è una delle più visibili nel cielo d’autunno verso sud e per la mitologia greca Pegaso è il cavallo alato sorto dal sangue mescolato ad acqua di mare della Gorgone Medusa, decapitata da Perseo.

    Fu in sella a Pegaso che l’eroe Perseo liberò la principessa Andromeda, figlia di Cefeo re d’Etiopia e di Cassiopea e condannata da Poseidone ad essere divorata da un mostro marino, Cetus, la Balena per poi sposarla (Andromeda e Perseo, sposi).

    Oggi la costellazione della Balena si trova a non grande distanza da Pegaso, tra le due si trova la costellazione dei Pesci.

    Andromeda invece confina con Pegaso e la sua stella principale fa parte del quadrato di Pegaso.

    Oltre Andromeda troviamo la costellazione del Perseo.

    Cassiopea, era, mitologicamente la moglie del Re di Etiopia Cepheus.

    Per aver fatto vanto della bellezza della propria figlia Andromeda, Cassiopeia mandò su tutte le furie le figlie del dio Nereo.

    Una di queste era sposata con Poseidone, il quale – informato del fatto – decise di punire l’Etiopia spedendo il mostro Cetus (la balena).

    Cassiopea come punizione della sua vanità, fu spedita in cielo da Poseidone, ma in un atteggiamento singolare ed alquanto indecoroso e costretta a ruotare intorno alla Stella Polare per sempre.

    Nelle parole del poeta greco Arato (III secolo a.C.) viene così citata: “ella non brilla più su di un trono… ma si getta, come un tuffatore, a testa in giù, con le ginocchia in aria”.

    Questo tuffo si riferisce al movimento circumpolare per cui la costellazione sale e scende in rapida successione. Secondo una variante del mito, Cassiopea fu posta dentro una cesta, che ruota e che la sballotta al suo interno, costringendola in pose del tutto sgraziate, apparendo ridicola quando si mostra a testa in giù.

    Tornando un istante al cielo osservabile, ruotando “faccia a Nord” possiamo osservare sopra il Teide oltre alla già citata Cassiopea, la Via Lattea, la nostra Casa nell’Universo che taglia in due il cielo, espandendosi da Nord Est fino allo Zenit per ridiscendere poi verso Sud Ovest.

    A metà autunno, sono ben visibili la sera tardi sia i già citati Castore e Polluce della costellazione dei Gemelli sia la magnifica stella Capella dell’Auriga che avranno ampio spazio nel racconto delle costellazioni dell’inverno.

    Un saluto a tutti Voi, residenti Oltre le Colonne d’Ercole, nelle isole Canarie, ricordando come il detto Latino “NEC PLUS ULTRA” derivi proprio dalle Colonne d’Ercole, poste idealmente sulla rocca di Gibilterra.

    Secondo la mitologia, questa iscrizione fu scolpita da Ercole sui monti Calpe ed Abila, le cosiddette Colonne d’Ercole (Stretto di Gibilterra), considerati i limiti estremi del mondo, oltre i quali era vietato il passaggio a tutti i mortali.

    Ercole raggiunse il limite del mondo e separò il monte che vide in due parti (le due colonne d’Ercole).

    I due monti si chiamarono Abila in Africa e Calpe in Spagna.

    La prima delle due colonne è la Rocca di Gibilterra, l’altra una montagna africana di cui però non è certa la conoscenza.

    Nella mitologia si narra inoltre che dopo l’”ascensione” di Ercole all’Olimpo si trovi lì tra le due “colonne” per parlare con chiunque passi.

    Viene raffigurato come un uomo con la barba ed i capelli scuri con indosso una veste di colore rosso.

    Nell’uso comune la frase, divenuta “NON PLUS ULTRA” si usa ad indicare il limite estremo, il massimo della perfezione, dell’eleganza, dell’abilità artistica con il quale è realizzata un’Opera od un lavoro.

    Sperando l’osservazione della volta stellata possa incuriosire e rinnovare  le domande più  profonde proprie in ogni Uomo saluto tutti i lettori con simpatia.

    Rodolfo Piralla

     

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