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    Diario di un difensore dell’ordine

    Questo mese, con la finalizzazione della quarantena e l’arrivo dei turisti alle isole, il rischio di tornare ad avere un incremento dei casi di infezione è evidente.

    Il personale che si troverà più a rischio sarà il collettivo della sicurezza privata e pubblica in quanto sono loro che dovranno effettuare i controlli in entrata negli aeroporti, ispezionare gli accessi nelle strutture turistiche, intervenire quando non si rispettano le regole di distanziamento nei locali, ecc…

    Nonostante tutto vi sono molti casi dove ai vigilanti non è stato dato alcun mezzo di protezione, in altri sono stati distribuiti pochi di questi ultimi come gel e guanti, ma nessuno dei corpi di sicurezza di stato ha avuto la possibilità di fare tamponi e prove antivirali.

    Vari membri della polizia hanno quindi deciso, per la sicurezza loro e delle persone con cui vengono a contatto, di pagare loro stessi i test ed in questo modo garantire un servizio sicuro al cittadino.

    Anche per quanto riguarda i vigilanti, alcuni hanno provveduto a comprare il kit per il test del virus, ma la maggior parte delle imprese non avendolo come obbligo di legge non lo stanno distribuendo.

    Evidentemente se un collettivo chiamato a rispondere quando arrivano turisti da paese con ancora un alto indice di infezioni, migranti clandestini provenienti dall’Africa dove una media del 20% sono infetti, obbligati ad intervenire dove vi sono assembramenti, non vengono dotati di mezzi di verifica, risulta abbastanza prevedibile che in poco tempo inizieranno ad esserci casi di infezione e questi, non potendo essere scoperti in tempo, saranno causa di maggiori contagi tra i compagni.

    La conseguenza più logica sarà che il personale di sicurezza si vedrà ridotto, proprio quando si avrà più bisogno di loro e questa sarà una delle possibili cause della necessità di tornare a chiudere le isole.

    La mia riflessione è semplice, è veramente necessario rischiare di fermare il settore turistico, motore trainante delle isole, per risparmiare qualche euro nel fare controlli e dare mezzi ai corpi di stato?


    E l’altra domanda chiave, se le forze dell’ordine vengono ridotte dal virus, non è prevedibile che delinquenti abituali e le persone senza più risorse e con famiglie a carico, si troveranno in una situazione favorevole per perpetrare crimini, evento che farebbe perdere ancora di più la fiducia dei possibili turisti?

     

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