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    Il potere dell’avocado

    Aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari, non ha colesterolo e diventa un grande alleato in cucina.

    Gli inglesi sostituiscono arance e mele con avocado.

    Le molte virtù di questo frutto messicano, coltivato anche in Spagna e soprattutto nelle Isole Canarie, lo rendono sempre più popolare in tutto il mondo.

    Fonte di magnesio e potassio

    Contiene il 72% di acqua, 15% di grassi, 6% di fibre e 0,2% di zuccheri.

    Si tratta di un alimento senza colesterolo che fornisce una grande quantità di magnesio e potassio, è povero di sodio e contiene vitamine E e K.

    Ottimo per le diete equilibrate.

    Diverse pubblicazioni scientifiche sottolineano il ruolo dell’avocado in una dieta equilibrata, in quanto aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari e l’ipertensione.


    Se guardiamo al suo alto contenuto di grassi, l’avocado ha un apporto calorico medio e un’alta percentuale di acqua.

    La razione corretta giornaliera è di mezzo frutto (circa 70 grammi) e le calorie totali che fornisce sono 119.

    Il suo consumo regolare in una dieta ricca di frutta e verdura aumenta la sazietà dopo il pasto e diminuisce il desiderio di merenda tra un pasto e l’altro.

    In cucina può avere molti usi per varie pietanze: oltre al classico guacamole (a base di avocado, pomodoro, cipolla, succo di lime, peperoncino, coriandolo e sale), l’avocado può essere utilizzato nei sughi per la pasta, abbinato a carne o pesce, o in un rinfrescante gazpacho, ma anche nelle insalatone, nei risi o paste fredde estivi, ed è assolutamente fantastico unito nelle bruschette al pomodoro tagliuzzato e aglio.

    Il critico gastronomico Fernando Rueda racconta in El avocado:

    L’avocado (Persea americana), il frutto delle Indie Occidentali che ha affascinato il sud della Spagna, è chiamato “burro dei poveri” nel nord della Colombia e nel sud del Messico ed è un frutto con forma di pera, conchiglia di sughero e tatto ruvido, che può essere di colore oliva, viola o nero a seconda della sua varietà.

    La polpa è commestibile e ha un grande osso centrale.

    Spesso qui nelle Isole li si trovano decisamente NON maturi, nessuna paura, basta lasciarli al sole 2 ore oppure fuori dal frigo per 1 o 2 giorni.

    Mandateci le vostre ricette con l’aguacate.

    Bina Bianchini

     

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