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    Spigolature gennaio 2020

    Percezione

    Pesa di più un chilogrammo di FERRO o un chilogrammo di PIUME?

    Anche se con questa vecchia domanda ci fregavano da piccoli, rimane sempre l’impressione che il chilo di piume sia più leggero.

    Le parole, la loro proiezione, influenzano il concetto di spazio, tempo, materia.

    Se dico che ho camminato per 900 SECONDI o per un quarto D’ORA, l’impressione che ne abbiamo è che nel primo caso abbiamo camminato per meno tempo.

    Cosa sono i secondi rispetto all’ora?

    Uno che vive da 18.260 GIORNI ha vissuto MEZZO SECOLO, pochi i giorni rispetto al mezzo SECOLO?

    Anche sui pericoli le percezioni confrontate alla realtà sono inesatte; c’è la sensazione che l’aereo sia molto più pericoloso dell’automobile, quando in verità provoca annualmente “solo” 1 morto su 1.800 morti provocati da incidenti automobilistici; o come i decessi per il cancro che immaginiamo in quantità minime ma che in verità provoca 10 milioni di morti all’anno, praticamente gli abitanti di dieci isole Tenerife.

    Anche nel voler cambiare definitivamente paese potrebbe affacciarsi una percezione errata, o meglio potrebbero manifestarsi due percezioni opposte, entrambe errate: la prima è che sia difficoltoso, utopistico, fallimentare, tanto da rinunciare; la seconda che sia facile, un successo, facilmente gestibile, tanto da cambiare subito in maniera irresponsabile.


    Se la domanda è quella, cioè se osare cambiare o no, l’unica soluzione è provare, per un breve periodo, a vivere nel “nuovo” paese.

    Le mille domande che vorreste fare a coloro che vi abitano da anni potrebbero non essere rivelatrici, le dovreste fare a voi stessi percorrendo le sue strade.

    E se anche, nei primi momenti, sembrerà tutto impossibile, pensate alle parole di Antoine de Saint-Exupéry: “È una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito”.

    Andrea Maino

    René Magritte, Ceci n’est pas une pipe, 1929

     

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