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    Uno sguardo sull’Autorità Portuale di Tenerife

    L’Autorità Portuale è un ente chiamato a gestire, organizzare e salvaguardare il porto e tutto il suo ambito, intervenendo per il suo sviluppo e promuovendo azioni di eventuale ristrutturazione in caso di necessità.

    Pedro Suárez Lopez de Vergara, attuale presidente dell’Autorità Portuale di Tenerife, fin da bambino ha avuto nel cuore il porto di Santa Cruz del quale si è innamorato anche per tradizione famigliare: il padre e uno dei suoi zii organizzavano servizi medici portuali diverso tempo fa e quindi il mare e la navigazione sono stati da sempre delle costanti.

    Diplomato in Business Administration a La Laguna e in possesso di un master in marketing operativo dell’ESMA di Barcellona, Vergara ha seguito anche il programma di Senior Management Bravo Murillo, arrivando così a ricoprire un ruolo, quello del presidente dell’Autorità Portuale, che era al di là di ogni possibile immaginazione, pur con tanta passione per l’ambiente marittimo.

    Intervistato a distanza di pochi mesi dall’inizio del prestigioso incarico, Vergara ha affermato che l’attività dei porti della provincia è andata aumentando costantemente, grazie all’interesse di un gran numero di compagnie e di stakeholders delle Canarie, della Spagna e internazionali, che hanno voluto stabilire industrie e attività proprio nell’Arcipelago.

    A breve Granadilla, per effetto di questo fermento, sarà la risposta a molte delle esigenze che stanno emergendo nell’ultimo periodo: con una nuova banchina di circa 1.000 metri, con 800.000 metri quadrati di superficie e una Zona Franca, coloro veramente interessati non potranno che cogliere l’opportunità di operare nei porti di Tenerife.

    Quella della ristrutturazione del porto di Granadilla è in realtà un progetto che ha suscitato diverse polemiche, soprattutto da coloro che ne vedono il grave impatto ambientale sul territorio circostante; Vergara a tal proposito tiene a precisare che tutte le fasi progettuali sono state ideate in collaborazione con un Osservatorio Ambientale, al fine di curare ogni minimo dettaglio e di promuovere la nascita di nuovi porti veramente sostenibili.

    L’Autorità Portuale ha un ruolo strategico nell’economia di un arcipelago, basti considerare tutte le materie che arrivano via mare e quelle che vengono esportate: spesso non ci si sofferma a pensare come e da dove è arrivato un prodotto di uso quotidiano, ma molto spesso è grazie alla professionalità e all’efficienza di persone che lavorano nei porti che è possibile trovare in ogni supermercato quel dato prodotto.

    I comandanti, i facchini, il personale di ormeggio, i responsabili della sicurezza, gli scaricatori, il personale che si occupa delle pratiche burocratiche: un grande collettivo che, per funzionare bene deve essere inserito in un macchinario ben oliato, ovvero l’Autorità Portuale.


    Vergara ha sottolineato che il ruolo di questo ente, oggi più che mai, è quello di mettere le basi a quello che sarà il futuro dei porti in generale, con l’implementazione e la promozione di servizi essenziali e un coordinamento di tutte le funzioni ben orchestrato, seguendo una sola direzione: il progresso e il benessere degli abitanti e dei commercianti.

    Non a caso l’Autorità Portuale di Tenerife, insieme a tutte quelle spagnole, dipende da Puertos del Estado, a sua volta gestito dal Ministero dello Sviluppo: un grande sistema che rende la Spagna la piattaforma logistica del sud dell’Europa.

    Una delle attività riprese recentemente, precisa Vergara, è quella del cantiere navale per le riparazioni, che a 3 anni dalla sua apertura ha già provocato la moltiplicazione del numero di aziende del settore e il numero dei posti di lavoro.

    Attualmente l’attività di riparazione navale si svolge nel bacino orientale, in sinergia con attività strategiche quali lo scarico di combustibile o di rinfuse.

    Il progetto è quello di ampliare la piattaforma inserendo più servizi, in modo da sfruttare al massimo le potenzialità offerte; del resto, afferma Vergara, l’Autorità Portuale ha lavorato per decenni per fornire all’isola la darsena di Granadilla, per diversificare l’economia centrata solo sul turismo e per creare nuovi posti di lavoro.

    Ecco quindi che Granadilla avrà un magnifico spazio per le riparazioni navali che contribuirà a guidare questo settore per il bacino di competenza, affinché Tenerife cominci a essere vista anche dalle grandi compagnie di navigazione il luogo ideale per le riparazioni.

    L’asset strategico del progetto di Granadilla si fonda su 5 linee principali: convertire il luogo in un nodo strategico per produrre carico e scarico merci attraverso l’Atlantico, incoraggiare le connessioni portuali in tutte le capitali della provincia sfruttando anche le crociere, attrarre tutti i player del settore dell’industria in modo da dare valore aggiunto alle importazioni, rafforzare l’attività di riparazione e sviluppare quella degli ormeggi a medio e lungo periodo.

    Un progetto ambizioso, conclude Vergara, ma non impossibile.

    Ilaria Vitali

     

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