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    Incidenti stradali alle Canarie: la maggior parte sono legati al lavoro

    Ogni anno in Spagna danni per incidenti stradali per 2.000 milioni di euro

    Le Isole Canarie risultano la quarta comunità autonoma con il più elevato tasso di incidenti stradali, con 370,9 sinistri ogni 100.000 abitanti, di cui 121,7 in missione (ovvero durante la giornata lavorativa) e 249,2 in itinere (durante il tragitto da e per il posto di lavoro).

    Questo è quello che afferma il Rapporto sulla Sicurezza Stradale in Spagna realizzato dal RACE, Real Automóvil Club de España.

    L’Arcipelago inoltre è risultato essere la quinta comunità con la maggior distanza di trasferimenti in itinere, con una media di 12 km ciascuno, e con una durata media dello spostamento pari a 28 minuti.

    La Spagna del resto registra ogni anno mezzo milione di incidenti sul lavoro, dei quali 70.000 corrispondono a incidenti stradali, una cifra che si è mostrata in costante incremento a partire dal 2013 e che, stando allo studio RACE, già era notevole prima del 2010.

    Il rapporto attribuisce l’aumento del tasso dei sinistri stradali a un miglior livello di occupazione e di risultati nelle attività economiche, cui si aggiunge un ulteriore elemento legato a un parco autovetture in circolazione obsoleto.

    Nel periodo analizzato, dal 2008 al 2018, gli incidenti stradali, che rappresentano tra l’11 e il 12% del numero totale di incidenti sul lavoro in Spagna, sono il primo fattore di mortalità tra gli infortuni sul lavoro (pari al 38% del totale).

    Analizzando il solo 2018, sono state 249 le persone che hanno perso la vita in incidenti stradali legati al lavoro e, secondo lo studio, i profili che presentano il più elevato rischio sono quelli delle donne tra i 16 e i 29 anni in itinere, e quelli degli uomini tra i 16 e i 29 anni in missione.


    Il 64% degli incidenti avviene nei viaggi verso il posto di lavoro e in media una persona ha maggiori probabilità di subire un infortunio se lavora in un azienda per un breve periodo (inferiore cioè ai 6 mesi) e in un contesto di grandi dimensioni (oltre 250 lavoratori).

    Un altro grave danno provocato da questo tipo di incidenti è indubbiamente anche quello economico, poiché le perdite registrate in 9 anni hanno significato 2.000 milioni di euro, dei quali 100,6 milioni a carico della Seguridad Social.

    Analizzando il tipo di incidente, il costo medio di un sinistro di lieve entità è di 17.900 euro, di grave entità è di 237.800 euro mentre in caso di una vittima, sale a quasi 2 milioni di euro.

    I costi di cui viene fatta menzione includono spese mediche, di riabilitazione, di servizi giudiziari, di emergenza, danni materiali e di perdite produttive.

    Alberto Moroni

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