More

    Coalición Canaria

    Tenerife, una “piccola Italia”

    Se c’è qualcosa che caratterizza gli abitanti di Tenerife è il loro carattere amabile e accogliente, virtù che sono testimoniate dalla presenza di quasi sei milioni di turisti ogni anno.

    Ci siamo sempre vantati di essere un’isola aperta e rivolta al mondo esterno perché siamo convinti che sono elementi indispensabili per il nostro sviluppo.

    Così come lo sono coloro che vengono a visitarci, e tra loro i circa 220.000 italiani che ogni anno scelgono la nostra isola per passare le vacanze.

    E il fatto è che, grazie a loro, Tenerife si è convertita nell’isola che più turisti italiani riceve in tutte le Canarie.

    Da parte del Cabildo, che è il Governo dell’isola, ci siamo sempre preoccupati di mantenere un buon collegamento con l’Italia, un mercato di grandi potenzialità per Tenerife.

    E lo abbiamo fatto per mezzo degli incontri e le riunioni che facciamo durante tutto l’anno con le varie linee aeree e tour operators nei principali meeting turistici del mondo.


    Grazie a queste negoziazioni l’isola ha conservato lo scorso anno connessioni dirette con nove aeroporti italiani: Milano/Malpensa, Milano/Bergamo, Roma, Bologna, Treviso, Pisa, Verona, Napoli e, sporadicamente, Catania.

    Ci piace conoscere il profilo dei nostri visitanti e sappiano che al turista italiano che visita Tenerife (con un’età media di 45,8 anni) piace muoversi per l’isola ed è molto attivo, capace di godersi la diversità dei suoi paesaggi, i suoi angoli più caratteristici, e l’ampia offerta gastronomica.

    Questa analisi ci offre altri dati che dimostrano anche il suo interesse per le escursioni e per una vasta gamma di attività, specialmente quelle legate al mare (navigazione, immersioni o surf) così come altre attività legate alla cultura, il benessere fisico o la salita in funivia al Teide.

    D’altro lato, questi anni alla guida del Cabildo ci hanno portato a stare attenti ai 30.000 italiani che hanno scelto Tenerife per vivere.

    Giovani, famiglie, pensionati… tutti si sono adattati all’isola venendo da luoghi differenti dell’Italia e la maggior parte di loro ha scelto il sud dell’isola.

    L’impulso economico che stiamo dando all’isola cercando di attrarre imprese da fuori affinché s’istallino qui, ha favorito che anche imprese italiane abbiano scommesso su quest’isola per lo sviluppo delle proprie attività.

    È per esempio il caso di ModoTV, impresa leader internazionale nel campo dell’animazione, che ha già una sede a Tenerife.

    O la presenza di grandi compagnie di crociere italiane, come Aida o Costa, nel porto di Santa Cruz ed il legame speciale che esiste tra entrambi i territori in materia di artigianato.

    Come dicevo all’inizio, siamo un’isola aperta e ospitale cha ha visto aumentare la propria popolazione di quasi 230.000 abitanti negli ultimi 20 anni, principalmente per l’arrivo di persone che vengono da fuori e che si stabiliscono nel sud dell’isola.

    Ben lontani dai problemi che spesso si creano in altri luoghi come conseguenza dell’adattamento a questa multiculturalità, a Tenerife abbiamo dimostrato che sappiamo sfruttare questa ricchezza che viene da fuori per conseguire una convivenza che è un modello di riferimento e della quale vado profondamente orgoglioso.

    La nostra intenzione è quella di continuare su questa stessa linea rendendo partecipi delle attività dell’isola tanto i residenti come i turisti italiani che ci visitano, perché non possiamo perdere questo valore che ci permette di essere un punto di riferimento in una società globale dove tutti abbiamo molto da apportare.

    Carlos Alonso

    Coalición Canaria

    Presidente del Cabildo de Tenerife e candidato alla presidenza del Cabildo de Tenerife

     

    Articoli correlati