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    Puerto de la Cruz primo comune canario con la tassa sui rifiuti personalizzata

    Puerto de la Cruz ha recentemente approvato in sessione plenaria del 16 novembre u.s., la proposta per modificare l’ordinanza relativa alla tassa sui rifiuti, Tasa por Recogida Domiciliaria de Basuras, affinché i nuclei famigliari che realizzano una corretta raccolta vengano premiati.

    Con questa formula, proposta dal Dipartimento dei Servizi Generali, delle Opere e dell’Industria e sviluppata congiuntamente con Ashotel e la Cattedra di Economia Applicata e di Metodi Quantitativi dell’Università di La Laguna, consentirà, anziché aumentare la tassa di gestione rifiuti in maniera uniforme, di incentivare coloro che si impegneranno nel ridurre la produzione di spazzatura, attraverso la significativa riduzione della tassazione.

    Il sindaco di Puerto Lope Afonso ha elogiato la manovra che si concentra particolarmente sulla sostenibilità e sul rispetto dell’ambiente, oltre che su metodiche innovative per la gestione dei rifiuti destinate a migliorare il servizio di raccolta.

    Puerto de la Cruz, in prima linea rispetto agli altri comuni dell’Arcipelago in tema di sviluppo delle direttive europee sulla gestione dei rifiuti, gestisce ogni anno un volume di spazzatura pari a 23mila tonnellate.

    Dallo studio delle pesate effettuate dall’Area Servizi Generali, si è rilevato che il 42% di questi rifiuti viene prodotto in 72 complessi abitativi del comune.

    Questo ha portato a definire come prima fase del miglioramento del servizio, la separazione dei rifiuti e l’attenzione ai grandi produttori, quali hotel, condomini, centri ospedalieri e complessi di case per turisti.

    Sulla base dei dati analizzati, ha affermato Ángel Montañés a capo dei Servizi Generali, si è arrivati alla conclusione che il servizio fornito risultava carente, pertanto è stato considerato assolutamente necessario introdurre un criterio di pagamento per la tassa, basato sull’effettiva generazione di rifiuti.

    In questo modo è stato offerto agli imprenditori del settore del turismo un incentivo che si esprime in riduzioni della tassa in proporzione ai rifiuti prodotti e alla loro corretta separazione.


    La nuova tassa infatti è strutturata in modo tale da contenere una quota fissa determinata di anno in anno e ora pari a 13,10 euro, che sarà moltiplicata per il numero di posti letto; a questa si somma un fattore variabile che tiene conto unicamente se il numero di contenitori raccolti trimestralmente supera la media di quelli raccolti nello stesso periodo in analogo tipo di complesso abitativo.

    Hotel, condomini turistici, pensioni, appartamenti per vacanze e centri ospedalieri privi di contenitori appositi per la differenziata, dovranno pagare una tassa di 55,06 euro per camera all’anno.

     

     

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