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    Cento okupa sono ancora installati in un centro commerciale sul lungomare di Los Cristianos

    Il Comune di Arona riconosce che questa situazione degli okupa è “dantesca” e “danneggia gravemente” l’immagine turistica di Los Cristianos nel bel mezzo del lungomare Los Tarajales e vicino agli alberghi, e per questo ha chiesto la massima velocità alla giustizia.

    I proprietari dell’immobile hanno richiesto lo sgombero, che è stato ritardato dopo che il tribunale ha riconosciuto il diritto di diversi imputati a richiedere la difesa di avvocati nominati dal tribunale.

    I turisti che passeggiano lungo il paseo costiero di Los Tarajales, tra la spiaggia di Los Cristianos, nel comune di Arona, e la vicinanza della montagna di Guaza, trovano sul lungomare un centro commerciale che sembra abitato, anche con qualche apparente “deposito-cumulo” di beni di seconda mano, con mutande stese al sole, ”barbacoa” arrugginiti, bottiglie di birra in bella mostra!

    Ma in realtà, come indicato da una recinzione arrugginita di fronte alla facciata dell’edificio, questa installazione commerciale non è aperta, né le persone viste all’interno, con i loro articoli e ombrelloni, né mercanti o turisti, ma sono decine di squatters/okupa, il cui numero può essere di circa un centinaio.

    Con gli occhi puntati sulla realizzazione di questo grande progetto di restauro e costruzione della spiaggia, molto richiesto dagli albergatori, la realtà è che la “megaokupación” di questo centro commerciale è diventato un problema per il Comune.

    In ogni caso il governo locale ritiene che lo sfratto giudiziario degli okupa è una misura fondamentale per normalizzare una zona che è una delle finestre migliori di Arona.

    Aspettando l’avvocato nominato dal tribunale: il Comune non ha un censimento esatto del numero di persone che occupano l’edificio, ma sono decine, circa un centinaio.

    Molti degli abusivi hanno affermato di avere diritti e hanno chiesto l’assistenza legale di un avvocato nominato dal tribunale. Il giudice che indaga su questo caso ha riconosciuto questo diritto e ha esortato l’Ordine degli Avvocati di Santa Cruz de Tenerife ad assegnare un avvocato d’ufficio per rappresentarli, un processo lento che mantiene il procedimento paralizzato attraverso i tribunali.


    (NdR: ricorda molto fatti italiani, dove chi si muove al di fuori della legge molto spesso è assurdamente tutelato dalla legge stessa!)

    dalla Redazione

     

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