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    Il CAF di Tenerife chiede che le case vacanza siano consentite nelle zone turistiche

    Il CAF di Tenerife, Colegio de Administradores de Fincas, ha incontrato alla fine di luglio il consigliere regionale per chiedere ufficialmente che l’affitto delle case vacanza sia consentito nelle aree cosiddette turistiche.

    In particolare il CAF, incontrando l’assessore al Turismo dell’isola Albert Bernabé, ha voluto illustrare le proprie proposte al fine di migliorare il settore degli affitti turistici, in uno spirito di collaborazione con tutto il comparto coinvolto.

    Il documento preparato dal CAF, redatto con l’assistenza di un legale esperto in materia, stabilisce in pratica una serie di requisiti affinché sia garantita la sicurezza legale di proprietari e turisti e affinché sia mantenuto un livello di qualità eccellente che contribuisca, nel contempo, alla tranquillità dei residenti.

    Tra le varie proposte presentate spicca quella della necessità di un’assicurazione contro eventuali rischi che garantisca gli obblighi economici mensili o straordinari alla comunità dei proprietari, nonché la possibilità, in caso di aumento di spese dei servizi inclusi, di poter ottemperare agli stessi senza difficoltà.

    Allo stesso modo il CAF ha proposto di stabilire un meccanismo che faciliti i proprietari nel segnalare eventuali abusi della proprietà in affitto e che ordini la cessazione dell’attività da parte del Dipartimento del Turismo, qualora si presentino infrazioni gravi o ripetuti reclami.

    Nel dossier relativo ad ogni proprietario, deve apparire un certificato che attesti che questi è aggiornato con i pagamenti e che non presenta debiti nei confronti della comunità dei proprietari.

    Riguardo alle specifiche degli stabili in affitto, il CAF nel suo documento programmatico ha inserito la necessaria presenza del rapporto di valutazione dell’edificio e una certificazione energetica dello stesso.

    Viene infine richiesto di stabilire una durata minima di soggiorno per vacanza non superiore ai 30 giorni e un protocollo sull’attività di ricezione e controllo del cliente, nel quale compaiano tutte le norme da seguire in termini di buona convivenza.


    Bianca Zanin

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